Suzume no Tojimari
![Suzume no Tojimari , recensione anime di Shoujo Love](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-header-anime-shoujo-love.png)
Titolo originale: Suzume no Tojimari
Categoria: Movie
Genere: Adventure, Drama, Fantasy, Romance
Serie Collegate: Nessuna
Tratto da: Storia originale di Makoto Shinkai
Edito in Italia 🇮🇹
Rating: 💚 Adatto a tutti
Voto: 10
Indice dei contenuti
Trama
Suzume Iwato, una ragazza di 17 anni che vive in una tranquilla cittadina di Kyushu,nella prefettura di Miyazaki. Rimasta orfana di madre, vive con la zia materna Tamaki.
Un giorno incontra un giovane viaggiatore di nome Souta Munakata alla ricerca di una porta abbandonata. Suzume, seguendolo curiosa ed insospettita, si ritrova a vagare tra montagne e rovine sino a scorgere una vecchia porta isolata in una casa abbandonata tra le montagne ed in mezzo al paesaggio circostante. Suzume ne è fortemente attratta, vi è come una strana forza che la attira, così non esita ad avvicinarsi venendone, di conseguenza, attirata al suo interno. La porta si rivela essere un collegamento spazio-temporale con altri luoghi del paese.
![Suzume e Souta mentre aprono una porta](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-suzume-e-souta-anime.jpg)
Da questo istante numerosi varchi iniziano a comparire per tutto il Giappone e con esse incombenti disastri. Le “porte del disastro” devono essere chiuse a chiave, le calamità avvengono infatti dal lato opposto di questi passaggi.
Souta e Suzume dovranno proseguire il loro viaggio nella terra del Sol Levante per chiudere a chiave tutti i portali misteriosi e fermare gli incombenti disastri… ma l’impresa non sarà così facile. Inoltre, ben presto, farà la comparsa un misterioso gatto bianco di nome Daijin che creerà non pochi problemi a Suzume.
Personaggi
Suzume Iwato
![Suzume Iwato,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-suzume-iwato.jpg)
Studentessa di 17 anni delle superiori. Vive con la zia materna in una tranquilla cittadina del Kyushu.
È solita fare strani e misteriosi sogni, in cui vaga per le pianure erbose tra vaste rovine di un prato a perdita d’occhio.
Souta Munakata
![Souta Munakata,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-souta-munakata.jpg)
Un giovane dai lunghi capelli e studente universitario di Tokyo. Vorrebbe diventare insegnante. Viaggia attraverso il Giappone alla ricerca di porte che appaiono in tutto il paese e che se aperte portano disastri. È difatti un tojishi (chiuditore di porte). Incontra Suzume mentre si dirige verso una certa rovina contenente una porta.
Daijin (Canceliere)
![Daijin,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-daijin.jpg)
Un misterioso ed adorabile gatto bianco parlante. Si è materializzato da una statua che Suzume aveva estratto e che si trovava accanto ad una delle porte. Appare all’improvviso davanti a Suzume e si presenta spesso e dovunque si aprono le porte. È un gatto girovago, in poco tempo diventa una celebrità sui social e la gente si fa spesso selfie con lui per poi pubblicarli.
Sedia Gialla di Suzume
![Sedia Gialla di Suzume,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-sedia.gialla.jpg)
Una sedia gialla per bambini con cui Suzume giocava ed usava da piccola. Alla sedia manca una gamba. Dopo un certo incidente, la sedia inizia a muoversi su tre gambe. Souta ne viene trasportato spiritualmente al suo interno da Daijin.
Tsubame Iwato
![Tsubame Iwato,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-tsubame-iwato.jpg)
La madre di Suzume. È venuta a mancare l’11 marzo 2011, il giorno dello tsunami e terremoto del Tohoku.
Tamaki Iwato
![Tamaki Iwato,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-tamaki-iwato.jpg)
È La zia materna di Suzume che l’ha cresciuta sin da quando era bambina. Le due vivono nella stessa casa. Lavora presso la cooperativa di pesca con Minoru Okabe.
Minoru Okabe
![Minoru Okabe,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-minoru-okabe.jpg)
Collega di Tamaki alla cooperativa di pesca. Prova dei sentimenti per lei.
Chika Amabe
![Chika Amabe,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-chika-amabe.jpg)
Una ragazza vivace che Suzume incontra in Ehime. Frequenta la seconda liceo ed aiuta i genitori, proprietari di un’ostello nella vendita di mandarini e nella gestione stessa della struttura. Ha un motorino ed un fratello minore.
Rumi Ninomiya
![Rumi Ninomiya,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-rumi-ninomiya.jpg)
Una madre single che sta crescendo dei gemelli, Hana e Sora. Incontra Suzume mentre fa l’autostop in Kobe. Gestisce uno “snack bar” che vende alcolici all’angolo di un quartiere commerciale.
Miki
![Miki, protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2023/05/suzume-no-tojimari-anime-miki.jpg)
Miki lavora part-time come cameriera allo Snack Bar di Rumi.
Hitsujiro Munakata
![Hitsujiro Munakata,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/10/suzume-no-tojimari-anime-hitsujirou-munakata.jpg)
È il nonno di Sota, è lui che ha insegnato al nipote come chiudere le porte. Svela a Suzume che dovrà accedere al regno dei morti se vuole salvare Souta.
Tomoya Serizawa
![Tomoya Serizawa,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/11/suzume-no-tojimari-anime-tomoya-serizawa.jpg)
Giovane amico di Souta, aiuterà Suzume a salvare l’amico dalla sua prigione di roccia e nella sua missione di tojishi. Gli piace canticchiare.
Sadaijin (Ministro)
![Sadajin,protagonista di Suzume no Tojimari](https://shoujo-love.net/wp-content/uploads/2022/11/sadaijin.jpeg)
Un gatto nero sigillato a Tokyo dai tempi del Grande terremoto del Kantō del 1923. Lui e Daijin sono bestie spirituali chiamate kaname ishi (“pietre d’angolo o di volta”). Hanno il potere di purificare la terra.
Opinioni
A cura di Marin
Storia: 9
Originalità: 10
Disegni: 9
Edizione Italiana: 10
⚠️ Le opinioni contengono spoiler
La storia che ci viene presentata riesce ad attirare l’attenzione dai soli lungometraggi e vari trailer finora rilasciati oltre che dall’animazione spettacolare. La curiosità scatta da subito, nei soli primi 12 minuti siamo già nel vivo della storia, trascinati come non mai nell’incantevole mondo di Makoto Shinkai.
Un mondo in cui la protagonista Suzume deve fare i conti con delle misteriose porte abbandonate che se aperte causano calamità naturali ed al cui interno si cela un mondo inaccessibile. Le porte, sprigionano un fumo rosso quando vengono aperte. Il compito di Suzume è quello di sigillarle. In questo arduo compito non sarà sola, al suo fianco vi sarà Souta, un maestro chiuditore, peccato che, in poco tempo lo spirito del giovane venga trasportato all’interno di una sediolina gialla a tre gambe.
Nella prima parte della storia, vediamo il viaggio di Souta e Suzume concentrati a seguire il gatto Dajin ed a non perderne le tracce per poi cercare di chiudere tutte le porte percorrendo un bellissimo viaggio tra vari paesi del Giappone, dalla prefettura di Ehime, a Kobe, all’isola di Shikoku, a Tokyo sino ad Iwate.
A questo punto avviene una svolta e vengono chiariti, da Souta, alcuni misteri legati alla chiusura delle porte. Il clan dei Munakata con il potere di tojishi, di cui lui e suo nonno ed anche la stessa Suzume fanno parte, ha sempre cercato di impedire l’apertura delle porte e le conseguenze devastanti… peccato che le porte “ushirodo” o “porte sul retro” siano di un numero considerevole e non sia semplice riuscire a chiuderle tutte nei tempi previsti.
Le porte si trovano sempre in luoghi abbandonati, dove non vi è più amore, vicinanza e contatto umano .. in altre parole dove la scomparsa fa da padrone. Da queste porte escono le memorie delle persone decedute ed asse danno origine ai “vermi”.
I tojishi solitamente sono aiutati da due bestie spirituali “kaname ishi” o “pietre d’angolo o “pietre di volta” che possono divenire steli di pietra ed essere conficcati nei vermi per fermarli e redimerli, liberandoli da colpe, purificando così la terra.
Nella seconda ed ultima parte della storia Suzume diviene la protagonista indiscussa, si passa al viaggio di Suzume, un viaggio nei ricordi del passato.
Per liberare Souta confinato nel tokoyo, Suzume deve trovare una porta tale da poterla condurre nel regno dei morti. La porta si trova nel luogo dove abitava con la madre, a Miyagi. La stessa Suzume ricorda di aver sognato di varcare questa porta alla ricerca della madre dopo la sua perdita, quando era bambina, e di aver fatto ricevuto una sediolina gialla da una donna misteriosa che l’aveva incentivata a farsi coraggio, a continuare a vivere.
Nel giardino di quella che era casa sua, Suzume ritrova una “capsula del tempo” al cui interno era contenuto il suo diario da bambina. Il diario traspone la sua vita che da gioiosa è diventata in poco tempo buia e triste per la perdita dell’affetto a lei più caro. Il quaderno le mostra come l’apertura della porta, che credeva di aver sognato, fosse in realtà reale e non frutto della sua fantasia.
La porta contiene i suoi ricordi, Suzume rivede la sé stessa bambina cercare la mamma con disperazione ed allora le dona la sedia gialla e le ripete le stesse parole pronunciate dalla madre: bisogna vivere.
Inutile dire che il film raggiunge il suo culmine massimo nel finale come sempre emozionante e commovente.
I protagonisti principali, come la trama della storia, ci risultano subito ben chiari.
Souta, studente universitario, chiarisce sin da subito a Suzume quale sia il suo ruolo ed il motivo per cui si trovi li. È un tojishi in giro per il Giappone a cercare di chiudere le porte che se aperte lasciano uscire i “vermi” ossia il fumo rosso. Se la porta non viene richiusa per tempo, la colonna di fumo cade a terra provocando terremoti ed inevitabili conseguenze.
Suzume, invece, è una ragazza curiosa e temeraria. Non si abbatte di fronte alla difficoltà e cerca, in ogni modo di superare ogni ostacolo. Porta nel suo cuore il triste passato del ricordo legato alla morte della madre venuta a mancare durante il terremoto del Tohoku.
Suzume diviene da subito il focus della storia e la protagonista indiscussa. Vi è una grande crescita personale della ragazza che dovrà fare i conti con il dolore per la perdita della madre ed il rapporto con una zia che non si è mai sentita all’altezza di crescerla.
Gli altri personaggi assumono un ruolo marginale benchè vengano presentati e risulta chiaro il loro ruolo nella storia. Sono protagonisti molto diversi tra loro che si offriranno di aiutare Suzume a chiudere i portali.
La grandiosità dell’animazione parla da sola. Basta notare i grandi paesaggi ed effetti speciali oltre che i bellissimi colori che rendono il tutto ancora più meraviglioso.
Le colonne sonore sono altrettanto interessanti. A me personalmente, hanno colpito sin dal primo ascolto. Le musiche sono fondamentali e danno un certo ritmo alla storia.
“Kanata Haruka” dei Radwimps è straordinaria!
Gli scenari cult sono accompagnati da un sottofondo musicale gradevolissimo che riesce a rendere il senso di nostalgia o altro sentimento in base alla scena raffigurata.
Definire Suzume no Tojimari solo un film sarebbe veramente riduttivo. Più che un lungometraggio è una sorta di viaggio nel passato. È la vita di Suzume. Questo film di Makoto Shinkai è una vera opera d’arte, dà una visuale tutta nuova. Shinkai con questo film supera ogni suo film precedente ed aspettativa regalandoci un lungometraggio di grande pienezza artistica.
Ma cosa differenzia Suzume no Tojimari dagli altri capolavori di Shinkai?
Il primo luogo il viaggio avviene in luoghi realmente esistenti ed i salti nel passato si riferiscono ad avvenimenti concreti. I temi affrontati sono reali e ciò permette allo spettatore di venire maggiormente coinvolto.
La componente amorosa viene rappresentata in una veste del tutto diversa da quella a cui Makoto Shinkai ci ha abituati e non rappresenta più il fulcro centrale della storia. I due protagonisti, a differenza di quelli dei film come “Your Name”, “Weathering with You” o anche “5 centimetri al secondo” non intrecciano una vera e propria relazione sentimentale benchè si intenda il loro innamoramento reciproco. Il loro legame è quello di due persone che collaborano per lo stesso risultato, si aiutano e supportano a vicenda. Due giovani che conoscono il dolore, chi perché lo ha studiato sui libri e chi perché lo ha vissuto.
L’amore che viene rappresentato è quello di Suzume verso sua mamma e verso sé stessa.
Conciliare ed accettare la vita con la morte.
Le porte che mettono in connessione il mondo con il regno dei morti rappresentano una chiave di lettura attendibile. Il film ci spinge ad accettare la morte, mostrando una grande riflessione sul valore della vita portandoci anche a ricordare chi non c’è più.
La porta di Suzume, i suoi ricordi, la storia, la morte stessa, la vita… tutto questo coinvolge lo spettatore portandolo ad una forte riflessione sul vincolo vita/morte con tangibilità e grande tatto oltre che riguardo e precisione.
Il focus è concentrato sulle catastrofi e le conseguenze sull’uomo, sulla quotidianità e sull’animo delle persone oltre che sulla loro psiche. Elaborare il lutto ed andare avanti, si perché eventi di questo tipo hanno senza dubbio un grande impatto e portano a grosse conseguenze come, oltre alla distruzione, drammaticità e morte, anche importanti ripercussioni sulla vita stessa delle persone.
Questi eventi lasciano sempre profonde ferite, impatto sulla memoria lasciando ricordi, a volte non da subito chiari ma indelebili, non si possono dimenticare le conseguenze che queste sciagure lasciano. Elaborare il lutto non è mai facile, ci vuole del tempo per rimarginare certe ferite che mai scompariranno. Dentro alle persone che restano rimarrà per sempre dolore.
Ma cosa può fare l’uomo di fronte a tutto questo? Deve vivere, andare avanti. È questo il messaggio che Makoto vuole darci con questa bellissima trasposizione.
Certo non aspettatevi di vedere un lungometraggio ai livelli di Your Name ma non perché Suzume no Tojimari sia da meno, ma semplicemente perché si tratta di due film differenti, sono due cose diverse.
Per concludere consiglio a tutti la visione di questo eccezionale ed emozionante lungometraggio del grande animatore, regista e doppiatore Makoto Shinkai!
Anime Giapponese
Titolo originale: Suzume no Tojimari
Titolo Kanji: すずめの戸締まり
Anno: 2022
Stato: Concluso, 1 episodio
Anime Italiano
Titolo: Suzume no Tojimari
Anno: 2023
Stato: Concluso, 1 episodio
Colonne Sonore
Soundtrack Giapponese
Opening
Suzume, di Radwimps featuring Toaka
Ending
Kanata Haruka, di Radwimps
Sigla italiana
Vengono utilizzate le sigle originali giapponesi.
Credits
Fonte consultata: Makoto Shinkai, Suzume no Tojimari, CoMix Wave Films, 2023 AnimeHunch, (sito in inglese) Fandom.com, (sito in inglese) MyAnimeList, (sito in inglese) Suzume Tojimari Movie.jp (sito in giapponese), Dimensione Fumetto
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Dipendente Shoujo da sempre, adora i manga introspettivi e romantici. Fan della Soryo e della Yazawa. Amante della grafica, del web e dell’informatica: per loro ha una vera e propria passione!
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