Arriva l’autunno, arriva il Momijigari!

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Per salutare l’estate che se ne va e dare il benvenuto all’autunno e ai suoi caldi colori, i giapponesi partecipano a questa antica ricorrenza, ora ti spiego di cosa si tratta.

Momijigari, cioè momiji che significa “foglie rosse” o “albero di acero” e gari dal verbo karu, cioè “caccia”, letteralmente diventa “caccia all’acero” ed è un evento a cui partecipano gli abitanti del Sol Levante all’arrivo dell’autunno.

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Benvenuto autunno

Fin dal periodo Heian le foglie rosse dell'acero erano d'ispirazione per canti d'amore
Fin dal periodo Heian le foglie rosse dell’acero erano d’ispirazione per canti d’amore

E’ una tradizione che risale all’Era Heian e consiste nell’andare a cercare gli alberi le cui foglie sono diventate rosse. Si diffuse come passatempo tra i nobili che suonavano, cantavano e recitavano poesie sotto le fronde degli aceri, facendosi ispirare dal colore intenso delle loro foglie.

Nel periodo Edo quest’usanza si diffuse anche tra il popolo, arrivando fino ai giorni nostri. Non si raccolgono le foglie, semplicemente si passeggia tra i boschi e le montagne, osservando quali alberi si sono tinti di rosso.

I nipponici hanno una grande passione per la natura e la sua contemplazione, prendendo molto seriamente questa tradizione, tanto che come per le previsioni del tempo, da fine settembre a inizio dicembre i telegiornali indicano da Nord a Sud qual è lo stato di colorazione dei momiji. Permettono così ai giapponesi di organizzare al meglio le gite per partecipare al momijigari, godendo appieno dello spettacolo di questa stagione.

Dai verdi più intensi, al giallo accesso che sfuma all’arancio, fino a diventare un rosso intenso, queste sono le previsioni delle “tinte autunnali” e vengono chiamate koyo-zensen. Così come in primavera partecipano all’hanami (ricorrenza dedicata ai ciliegi in fiore), in autunno è il momijigari a far da protagonista.

Al contrario della primavera in cui la natura sboccia, durante l’autunno muore, ma nella religione buddhista è un simbolo di speranza di rinascita. Uno spettacolo di colori che dura solo qualche giorno prima che le foglie inizino a cadere, proprio come per i fiori di ciliegio.

I luoghi più gettonati sono Kyoto e Nikko, a Hokkaido questa ricorrenza viene chiamata kanpukai, “andare insieme a vedere le foglie”, proprio qui si trova il più grande parco naturale del Giappone, il Parco Nazionale Daisetsuzan, particolarmente raccomandato per il momijigari. Anche se è un evento meno famoso rispetto all’hanami, le rosse foglie d’acero sono un simbolo importante per i nipponici, protagoniste di famose poesie, come quelle contenute nella raccolta più antica di poemi, Manyoshu.

Per festeggiare al meglio questa tradizione, si possono trovare dolcetti a forma di foglia d’acero, se non addirittura le vere e proprie foglie dell’albero fritte in tempura. Un piatto che ha 1300 anni, si dice che un viaggiatore colpito dallo spettacolo di queste foglie vicino alla cascata Minootaki, decise di provare a cucinarle e condividerle con i suoi compagni.

Dopo la costruzione di una stazione ferroviaria a Minootaki, la zona iniziò a riempirsi di turisti che, affamati e alla ricerca di qualche souvenire, provavano la tempura di foglie d’acero, apprezzandone il sapore. Ancora oggi puoi provare questo strano spuntino.


La tempura preparata con le foglie d'acero
La tempura preparata con le foglie d’acero

Cosa ne pensi di questa ricorrenza? Ti piacerebbe partecipare alla “caccia all’acero”? Hanabi o momijigari?


Credits

Immagini: www.greenme.it

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