Boys Love: l’ammissione di una colpa!

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Come si è evoluto il mio rapporto con i Boys Love

È giunto il momento di chiedere scusa a un genere di manga che ho sempre denigrato: i boys love (nello specifico agli yaoi).

Quando anni addietro mi parlavano di questo genere, ho sempre provato una sorta di indifferenza e repulsione, pensando che fossero figli dei peggiori smut, genere che tutt’ora difficilmente apprezzo.

Given di Natsuki Kizu
Given di Natsuki Kizu

Fin da quando ho iniziato a leggere manga, ho sempre prediletto tre generi: shoujo, shonen e seinen, non per volontà o altro, ma perché la maggior parte dei manga che adoravo o seguivo erano sempre di questi tre generi. E ripudiavo senza se e senza ma gli yaoi. Non per pudore, che è un fattore che ci può stare quando si è molto giovani, o altro, ma perché quelli che avevo provato a leggere mi avevano annoiato dopo un solo capitolo.

Diciamo che, se la storia non mi prende, è difficile che io stia lì a contemplare un manga; posso sperare in un miglioramento, ma, nella maggior parte dei casi, ho assistito ad un rapido declino. Poi, se dopo 5 pagine già c’è un amore folle e un denudamento totale, senza alcun senso, allora è un ‘no’ totale. Meglio un hentai, no?! Ovviamente anche se fosse stato uno shoujo o uno shonen privo di contenuto sarebbe stato abbandonato e rivenduto al miglior offerente.

Finder di Ayano Yamane
Finder di Ayano Yamane

Ma tutto cambiò circa quattro anni fa, quando mi ritrovai senza nulla da leggere, ed ero in una pesante, per non dire disperata, astinenza da lettura. Gli ultimi shoujo usciti li trovavo noiosi, uguali e insensati. Gli shonen che mi interessavano erano fermi o terminati, e quindi iniziai a cercare a random, su app di manga e vari siti di scan, qualcosa che mi attirasse. Mi cadde l’occhio su Finder di Ayano Yamane, autrice che tanti anni fa mi fu consigliata da Umi (amica e recensionista per lo Shoujo Love). Come forse tutti sapete, i disegni della Yamane sono bellissimi ed è quindi impossibile non innamorarsi di Asami, ma la storia non mi aveva preso tantissimo. Così rimasi a guardare nella sezione yaoi, facendo clic su clic, e capitai su uno yaoi dalla copertina particolare il cui titolo era: Saezuru tori wa habatakanai. La copertina presentava un uomo accovacciato, sottomesso da un altro. Leggo nelle categorie: drammatico, psicologico, adulto e penso: “ok forse può andare!”.

Seazuru di Kou Yoneda
Seazuru di Kou Yoneda

E quel giorno, dopo tanto tempo, mi trovai seriamente presa da un manga, tanto da diventarne ossessionata. “Salve a tutte, sono Gala ho 33 anni e sono dipendente da Saezuru!”. Oggi posso dire che, quel giorno, mi si aprì un mondo. Dopo Saezuru ossia Twittering birds never fly (edito dalla Flashbook) trovai altri boys love, che meritano davvero tanto, come il delicato e bellissimo Given o il contorto e deviato Caste Heaven. Forse il secondo titolo è davvero crudo ed è facile che non piaccia (anzi il dissenso, lo posso ben capire e condividere), ma il rapporto tra i due protagonisti è talmente contorto che mi rende impossibile abbandonarlo. Sono riuscita ad apprezzare anche titoli più semplici a livello di trama come: 19days, Junjou Romantica e Sekaiichi Hatsukoi o lo spassoso Il tiranno innamorato! dove la relazione tra i due protagonisti, oltre a divertire un sacco, tende ad analizzare, in modo semplice, i vari punti di vista sulla questione dell’omosessualità.

19 days di Old Xian
19 days di Old Xian
Jiunjou Romantica di Shungiku Nakamura
Jiunjou Romantica di Shungiku Nakamura

Non avrei mai pensato di fare questo tipo di dietrofront sugli yaoi e immagino la reazioni divertite di chi mi conosce, ma credo fosse doveroso rivolgere le mie scuse a questo genere, che spesso viene snobbato o si ritrova ad essere etichettato come la cosa peggiore del mondo. Mi è capitato, inoltre, di leggere post o storie, dove le fans del genere si trovavano attaccate da persone di una stupidità immane. Viviamo in un Paese, che, per quanto ora manga ed anime siano più conosciuti, su determinate tematiche non tende a essere proprio liberale e democratico, ma a imporre il proprio credo e punto di vista, senza pensare minimamente ai sentimenti delle persone che ci stanno di fronte. È sempre più facile sputare sentenze che capire. Anche se, quando si tratta di passioni di questo tipo, credo che il problema non si debba proprio porre.

Il tiranno innamorato di Hinako Takanaga
Il tiranno innamorato di Hinako Takanaga

Infatti approvo appieno la politica di alcune case editrici che stanno importando sempre più titoli boys love. A queste case editrici va un grande plauso per questa scelta editoriale che rappresenta un forte svolta. Perché non importa di cosa si parla, ma l’importante è parlarne, in modo tale da capire, ma soprattutto conoscere. Non fate come me, non precludetevi nulla per piccole fissazioni o limiti, date una speranza a questo genere perché vi conquisterà!

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