Festa del papà: i 3 migliori sostenitori delle protagoniste shojo
Anche i papà vogliono la loro discreta, anche se a volte non troppo, presenza nelle storie shojo, ecco un eccentrico trio.
In molti shojo i genitori vengono soltanto menzionati, o visti di sfuggita. Quando invece sono più presenti spesso viene esaltata la figura di uno dei due. In questo articolo, approfittando dell’imminente Festa del Papà, vorrei presentarvi tre figure di papà delle protagoniste shojo, con personalità molto diverse, ma che a modo loro dimostrano affetto e sostegno alle loro figlie.
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Anacleto Marrabbio
In Giappone meglio conosciuto come Shige-san, è il papà super protettivo e un po’ burbero di Licia, la protagonista del manga Love Me Knight – Kiss me Licia. Entrambi lavorano in un ristorante di okonomiyaki (una pietanza simile alla nostra frittata), il Mambo, di cui Marrabbio è il proprietario. Vedovo sin da quando Licia era una bambina, è molto geloso e poco contento delle amicizie della figlia, mentre con il piccolo Andrea (il fratellino di Mirko, futuro compagno di Licia) è sempre buono e premuroso, mostrando il lato più tenero che è in lui.
Apollo
Ebbene si, parlo proprio del Dio del Sole, il papà di Pollon, dell’omonimo manga C’era una volta… Pollon. Il suo compito è quello di trasportare il sole sul suo carretto, trainato dal cavallo Dosankos, ma nonostante sia a sua volta il figlio di Zeus, non prende affatto seriamente il suo lavoro, preferendo altri svaghi. Come padre, invece, è molto affettuoso e sempre pronto ad aiutare Pollon che, diciamocela tutta, non ha proprio un caratterino semplice, ma che ricambia l’affetto di Apollo.
John Whittier
È il padre di Pollyanna, anime basato sui romanzi Pollyanna e Pollyanna Cresce di Eleanor H. Porter. Anche se è considerato come un personaggio secondario, perché presente solo nelle prime due puntate della serie, tra lui e la figlia c’è un legame profondo, pieno d’affetto. Whittier è il pastore della chiesa del paese dove vive con la figlia, dopo la morte della moglie rimane solo con Pollyanna, a cui insegna il “gioco della felicità”. Consiste nel trovare sempre il lato positivo anche quando sembra che tutto vada male. Dopo che Whittier muore d’infarto, Pollyanna trova sostegno in questo “gioco”, che l’aiuta a superare molte difficoltà durante tutta la serie. Ricordando fino all’ultimo episodio le parole del padre: “Se sai cogliere il lato positivo in ogni cosa, la vita scorre più serena“.
Tre figure paterne completamente diverse tra loro; Anacleto Marrabbio, in cui possiamo trovare qualche similitudine con un qualsiasi papà, burbero e iperprotettivo. Un Dio, Apollo un po’ sbadato, ma affettuoso nei confronti della figlia, una figura che forse più che a quella di una divinità greca, assocerei ad un normale mortale. Ed infine, ma non ultimo, John Whittier un uomo buono e umile, che in soli due episodi è riuscito a dare un importante insegnamento alla figlia, che gli permetterà di essere ricordato durante tutto l’anime.
Trovi che uno di loro possa assomigliare a tuo papà? Qual è la tua figura paterna preferita negli shojo?
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