Matrimonio e Giappone: il sogno romantico di ogni otaku

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Moltissimi shoujo terminano con splendidi matrimoni: ma com’è un matrimonio giapponese?

Matrimonio giapponese tradizionale in Secret unrequited love
Matrimonio giapponese tradizionale in Secret unrequited love

La classica shoujo girl addicted si aspetta una ed una cosa sola alla fine del proprio manga preferito: il matrimonio tra i due protagonisti! Infatti quando ciò non avviene lascia un pò di amaro in bocca. Come ben sai, i giapponesi sono principalmente shintoisti, quindi il matrimonio tradizionale è celebrato secondo questo rito. La cerimonia si svolge nei santuari shintoisti detti jin-ga, cioè residenza degli dei o a casa dello sposo (soprattutto quando è molto ricco). Esso è celebrato soprattutto in primavera e autunno e in particolari giorni secondo il calendario shintoista, poichè sono considerati i giorni più propizi e fortunati, infatti è necessario prenotarsi molto tempo prima, anche un anno e più, per celebrare in uno di questi giorni. Come da noi, un sacerdote officia il rito. Egli indossa abiti tradizionali: una veste bianca, un cappello di taffettà (eboshi) e uno scettro (shake). Spesso è coadiuvato da una o due miko vestite con giacca bianca e gonna pantalone rossa, l’hakama (la nostra Rei in Sailor Moon è una miko).

La sposa può scegliere di indossare il tradizionale shiromuku tutto bianco o un colorato kimono ricamato. Sopra l’acconciatura tipica, la bunkin takashimada, può indossare i copricapi di seta bianca che simboleggiano calma e obbedienza, le virtù fondamentali per una sposa. Ve ne sono di due tipi: lo Tsunokakushi e lo Watabooshi, che è la versione più voluminosa. Lo sposo, invece, indossa un kimono da cerimonia composto da una gonna pantalone, l’hakama, un sotto-kimono bianco e un kimono montsuki con gli stemmi di famiglia. Quando fa freddo viene aggiunto un soprabito.

Il matrimonio prevede diversi riti prima di esso. Il primo è quello della purificazione in cui gli sposi e tutti i partecipanti alla cerimonia, cioè i familiari degli sposi, i parenti stretti e i testimoni si purificano con l’acqua delle fontane poste all’ingresso di ogni tempio. Avrai notato che nei nostri matrimoni durante la celebrazione in chiesa il numero di invitati può essere molto alto, in Giappone si preferiscono cerimonie molto intime e riservate. Il sacerdote, inchinandosi all’altare, annuncia il matrimonio alle divinità pronunciando preghiere e benedizioni, appena gli sposi hanno preso posto dietro di lui. I parenti si siedono in quest’ordine: i testimoni, i genitori e poi tutti gli altri dal più anziano al più giovane.

Durante la cerimonia, gli sposi sono invitati a bere tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di dimensioni diverse posizionate sull’altare insieme a frutta, sale e riso. Il rituale è accompagnato da musica tradizionale. Finito ciò i due innamorati sono finalmente sposati. Lo sposo conclude il rito recitando un giuramento di fedeltà ed obbedienza. Anche i genitori, per suggellare l’unione tra i propri figli, bevono del sakè e seguono la nuova coppia verso il santuario, dove avverrà l’offerta agli dei: qui gli sposi, tenendo in mano un ramo di pianta sempreverde, si inchinano due volte, battono due volte le mani e si inchinano nuovamente. Offrono quindi i rami alla divinità per dimostrare la sincerità delle proprie intenzioni. Al termine di quest’ultimo rituale, gli sposi lasciano il santuario ed inizia il ricevimento. Piccola chicca: in Kamisama Kiss la nostra simpatica eroina diventa proprio una divinità dei matrimoni.

Gli abiti da sposa tradizionali

Sposi giapponesi
Sposi giapponesi

Abbiamo finora menzionato un solo tipo di kimono da sposa in realtà ve ne sono di diversi tipi. Il Kakeshita è il classico kimono nuziale, appartenente alla categoria dei Furisode, i kimono a maniche lunghe, ma a differenza di un furisode classico, esso ha l’orlo sul fondo leggermente imbottito ed è realizzato con tessuti più pregiati e sontuosi come la seta. Solitamente è bianco candido a volte è colorato, ricco di decori dipinti a mano o ricamati con fili dorati. Il Kakeshita non è accorciato con l’Ohashori, cioè la solita piega in vita, ma viene lasciato lungo come lo strascico negli abiti nuziali occidentali. L’Hiromuku è uguale all’Uchikake , l’unica differenza consiste nel fatto che è di colore bianco candido totalmente privo di motivi e disegni. Con lo Shiromuku si indossa un copricapo bianco, il Tsunokakushi; esso ha la funzione di nascondere la gelosia della sposa, mentre il Wataboushi è un cappuccio bianco di forma semisferica che si porta sopra al Tsunokakushi. I capelli sono sempre acconciati.

E negli shoujo?

Sposi giapponesi in Teen Bride
Sposi giapponesi in Teen Bride

Avrai notato che in molti shoujo le nostre protagoniste indossano meravigliosi abiti da sposa occidentali, spesso si sposano persino in chiesa. Ciò accade perchè i matrimoni secondo questo stile sono molto di moda e perchè in realtà, al contrario di quel che avviene in Italia, queste cerimonie non hanno valore legale. Per essere sposati bisogna essere maggiorenni o avere il permesso dei genitori e recarsi al Comune per registrare il matrimonio. In Nana ad esempio Nana Hachi e Takumi si recano di notte per registrare il loro matrimonio.

Molti shoujo finiscono con un matrimonio, ma molti altri iniziano proprio con un matrimonio, è il caso di: Hapi Mari (10 volumi, edito da Star Comics, terminerà ad Aprile) e Teen Bride (5 volumi, edito da Star Comics, siamo in attesa che venga pubblicato l’ultimo).

Spero di aver soddisfatto le tue curiosità sul matrimonio giapponese, adesso tocca a te, aspetto i tuoi commenti!


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