Teatro tradizione giapponese: N? e Kabuki

Tempo di lettura: 3 minuti

Maschere, canti, balli e gesti che esprimono più di mille parole, il Giappone ha un modo di fare teatro tutto suo, così differente dal nostro ma allo stesso tempo così affascinante. Lasciati stregare dall’incanto del teatro giapponese!

Tra le tradizioni teatrali orientali, già molto diverse dalla nostra occidentale, quella giapponese è di certo la più complessa, ci troviamo al cospetto di una vera e propria arte fatta di regole rigide e pieno di significati profondi. Quanto vai in Giappone però ti consiglio di documentarti su quale spettacolo assisterai, perché puoi trovare due tipi di teatro: il N? e il Kabuki.

Teatro N?: gesti e movimenti da decifrare

Questo tipo di teatro è quello più antico, risale al Quattordicesimo Secolo. La sua caratteristica principale è la gestualità molto ricca e codificata, lo spettatore infatti deve essere un minimo preparato per comprendere la vicenda che si svolge davanti ai suoi occhi. Gli attori ci impiegano anni ad apprendere quest’arte, e quando finiscono la scuola di recitazione sono capaci di interpretare qualsiasi personaggio visto che i gesti sono sempre gli stessi e la recitazione è davvero minima. Le avventure che narra questo tipo di teatro sono dominante da canto e ballo, c’è un coro che oltre che cantare, recita anche le battute del protagonista mentre lui si esibisce in una danza. Le vicende raccontano di fantasmi di uomini, che dopo la morte sono ancora tormentati dall’esistenza terrestre e faticano ad andarsene.

Scena teatro No, da notare le maschere (http://www.osaka-info.jp/)
Scena teatro No, da notare le maschere (http://www.osaka-info.jp/)

È importante sapere che la vicenda si divide in cinque unità fondamentali intrecciate tra loro, cinque drammi divise in cinque categorie:

  • Kamimono: dove troviamo gli dei
  • Shuramono: storie di guerrieri
  • Kazuramono: protagoniste donne
  • Kuruimono: di tipo misto
  • kitinomono: demoni ed essere sovrannaturali
Tradizionale maschera da teatro No
Tradizionale maschera da teatro No

Altre caratteristiche di questo tipo di teatro sono i movimenti lenti ed eleganti, il teatro N? ruota in particolare attorno alla grazia, sarà che forse bisogna dar modo allo spettatore di comprendere visto l’importanza dei gesti, e poi le maschere, infatti le caratteristiche e inquietanti maschere giapponesi derivano proprio dal teatro.

Teatro Kabuki: “l’arte del canto e della danza”

Il teatro Kabuki appare nel Diciassettesimo Secolo, ed è una forma più popolare e comprensibile. All’inizio nasce a puro scopo di divertimento, un momento piacevole e spensierato all’interno delle case da te e gli attori erano maggiormente donne, sia Geishe che prostitute. Purtroppo venne vietato alle donne di recitare, e così divenne un teatro per soli uomini spostandosi però su un palcoscenico vero e proprio.

 Alcuni attori del teatro Kabuki, da notare il forte trucco e niente maschere
Alcuni attori del teatro Kabuki, da notare il forte trucco e niente maschere

La cosa curiosa è che il palco è collegato ai camerini da un ponte-passerella, chiamato il “cammino fiorito”, che passa in mezzo al pubblico, le scenografie erano molto decorare e ricchi di meccanismi sorprendenti. Lo spettacolo Kabuki durano davvero tantissimo, una volta potevano arrivare tra le 10 e le 12 ore, ma il pubblico non si annoiava perché aveva il permesso di conversare, di bere, di mangiare e di alzarsi quando voleva, molte volte non dava nemmeno troppa importanza allo spettacolo, facendo del teatro un luogo di incontro.

Lo spettacolo si sviluppa in episodi non legati tra loro, dai generi divertenti a quelli tragici, ed è diviso in quattro parti:

  • Jidaimono: storia storica
  • Danza
  • Sewamono: storia domestica dove spesso i protagonisti sono uomini mercanti
  • Danza comica

Teatro vs shoujo: argomento raro

 Il Sentiero dei Fiori puoi trovare l'arte del Kabuki
Il Sentiero dei Fiori puoi trovare l’arte del Kabuki

Questo argomento è raramente trattato nei fumetti shoujo. Di solito quando si parla di recitazione viene fuori il classico esempio della idol pop star che fa l’attrice, ma mai viene introdotto un discorso su questi due tipi di teatro giapponesi, eppure è un mondo davvero affascinante, che strano!

Ma dopo dure ricerche e tanta curiosità, posso con piacere segnalarti un fumetto che potrebbe fare al caso tuo: Il Sentiero dei Fiori di Ako Shimaki. Questo shoujo è edito dalla Goen dal 2013 e racconta la storia di un ragazzo, Takeru, che come vuole la tradizione della sua prestigiosa famiglia, pratica l’arte del Kabuki. Purtroppo non è particolarmente portato ma nonostante tutto continua a recitare avendo ai piedi uno stuolo di fan, ma l’unica ragazza a cui sarà interessata, una liceale vera appassionata di Kabuki, non lo degnerà di uno sguardo.

Non c’è che dire, uno shoujo divertente che allo stesso tempo riesce ad avvicinarci alla cultura teatrale nipponica, sicuramente è un elemento molto originale che fa risaltare un sacco questo shoujo apprezzato in madre patria. Ti consiglio di darci un’occhiata, non te ne pentirai!

Conoscevi già il teatro tradizionale giapponese o è stata una novità? Ti affascina anche questo lato dell‘enigmatica cultura del Sol Levante?

0 Commenti

Scrivi un commento, facci sapere la tua opinione 🙂

XHTML: Puoi usare i seguenti tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>