“Hana ni, Kamitsuku” ~ recensione del nuovo manga di Kaga Yakko!
Cosa succede se un vampiro dal cuore di ghiaccio si innamora perdutamente di una ragazza? E’ proprio questo il tema centrale di “Hana ni, Kamitsuku”, il nuovo manga di Kaga Yakko.
Scopri se questo manga ti può interessare attraverso questa recensione!
Indice dei contenuti
Trama ~ Il vampiro che non può amare
Già dalla prefazione avrai capito quale è il tema principale di questa piccola serie in soli due volumi: i vampiri.
Il protagonista di “Hana ni, Kamitsuku” è infatti Asahiro, un affascinante vampiro dal passato oscuro e contorto che si nutre del sangue delle fanciulle che fa cadere ai suoi piedi.
Questo, ovviamente, fino a quando non incontra Suzu, una ragazza diversa dalle altre a cui lui non si sentirà di togliere la vita.
Dopo averla morsa infatti, il vampiro deciderà di salvarla restituendole il sangue di cui l’aveva privata e acconsentirà a provare a uscire con lei…
Riuscirà il loro amore a decollare?
Quest’opera della sensei Kaga Yakko ci presenta una trama non nuova e molto ripresa nei manga che hanno come protagonisti i vampiri ma che mai diventa banale.
Il suo tratto triste e malinconico la avvicina poi alla sua altra opera più lunga (“Frecce Velenose”) anche se dall’altro lato della medaglia la allontana.
A differenza dell’altra opera infatti, la tristezza che pervade il solo protagonista maschile qui viene estesa anche all’intero rapporto che Suzu e Asahiro cercano di portare avanti, rendendo il tutto simile ad una vera e propria tragedia che (non te lo nego) ha reso la lettura ancora più coinvolgente.
Personaggi ~ Una normale ragazzina e un meraviglioso vampiro
Per quanto riguarda i due protagonisti, ci si può facilmente immedesimare in essi.
Suzu è la classica ragazza del liceo ancora inesperta per quanto riguarda le questioni amorose. Tenera e dolce, la povera studentessa si ritrova però ad innamorarsi a prima vista di Asahiro, il più bel ragazzo della sua classe (nonché il vampiro protagonista!).
Anche se Suzu può sembrare a prima vista una ragazzina ingenua e che si lascia trasportare dagli eventi, la sua determinazione è ben visibile nel momento in cui, nonostante potrebbe essere in grave pericolo, decide di provare comunque a stare con il vampiro che le ha succhiato il sangue.
Asahiro è invece il ragazzo perfetto, quello che ogni ragazza vorrebbe avere (tranne per il fatto che potrebbe mangiarti da un momento all’altro…).
Anche se all’apparenza pare freddo e distaccato, si rivela subito per il ragazzo dal cuore dolce che è in realtà, dimostrando che anche un vampiro può amare ed essere amato sul serio.
L’unica cosa che lo rende davvero oscuro sono le ombre del suo misterioso passato…
Come già detto per la trama, neanche i personaggi sono molto innovativi. Anzi, riprendono molto i classici cliché dei vari shoujo.
La cosa veramente originale di questo shoujo manga infatti, non risiede nella caratterizzazione delle persone che lo abitano, ma nei disegni. Analizziamo insieme quest’ultimi!
Disegni ~ un tratto semplice ma che non stona
Passiamo ora alla parte finale di questo approfondimento/recensione su questa mini-serie: i disegni della sensei Kaga Yakko!
Come avrai già notato se hai letto “Frecce Velenose”, i disegni di quest’autrice non scendono quasi mai nei dettagli e hanno uno stile molto approssimativo e a tratti anche semplice, che non a tutti può piacere.
La cosa forse più interessante è che questo stile di disegno è abbastanza lontano da quello classico degli shoujo di oggi, diventando così alquanto originale.
Conclusioni
“Hana ni, Kamitsuku” è un manga che mi sento di consigliare a tutti gli amanti della sensei di Kaga Yakko, nonostante sia un po’ più sottotono e meno audace rispetto alla sua opera che sta venendo pubblicata adesso in Italia. Inoltre, lo consiglio a tutti coloro che amano le storie di vampiri e soprattutto agli amanti del genere tragico.
Voto = 7.5
E tu? Hai letto questo manga? Sei d’accordo con questa recensione? Fammelo sapere in un commento! Alla prossima 😉
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