Host Club ~ meglio il manga o l’anime?
Dopo aver parlato di Wolf Girl & Black Prince e Special A, ora tocca ad Host Club, una delle opere più famose del genere shoujo!
La domanda quindi sorge spontanea: è meglio il manga o l’anime?
Indice dei contenuti
Storia ~ c’è qualcosa di serio?
La storia ruota attorno a Haruhi, una ragazza povera che è riuscita ad iscriversi alla prestigiosa Ouran High School grazie ad una borsa di studio. Un giorno la nostra protagonista entra per sbaglio in un’aula di musica ormai da tempo inutilizzata… trovandosi davanti l’Host Club, formato dai sei ragazzi più belli dell’intera scuola!
Essendo però Haruhi vestita in abiti maschili e non curando minimamente il suo aspetto… i sei ragazzi la scambiano per un ragazzo e, quando per sbaglio la nostra protagonista romperà un vaso costosissimo… sarà costretta a ripagarlo lavorando per loro, diventando ben presto l’host favorito dalle ragazze della scuola!
Ma riuscirà Haruhi a mantenere nascosta la sua identità?
Sia nel manga che nell’anime la storia è ben presentata e realizzata (se non fosse per l’orribile finale alternativo dell’anime che a mio parere ha rovinato un intero capolavoro…) e anche le scene comiche non vengono rovinate in nessuna delle due opere.
Ma quindi, meglio manga o anime?
Ovviamente in questo caso il manga ha una grande marcia in più rispetto all’anime, anche perché quest’ultimo si conclude troppo presto e tralascia troppi particolari dell’opera originale. Un vero peccato, perché se l’anime fosse stata l’esatta trasposizione del manga avrebbe vinto a piè pari questa categoria: le scene comiche che costellano l’intera opera sono infatti nettamente superiori nell’opera animata (anche se pure il manga ti farà morire dal ridere!).
Personaggi ~ una ragazza e sei cretin… ehm, bellissimi ragazzi
Ma parliamo ora dei tanti personaggi che costellano questa opera: oltre alla nostra protagonista abbiamo anche i sei ragazzi dell’Host Club, ognuno con una storia da raccontare e con un lato da amare: si passa da Tamaki (lo stupido “King” del club) a Kyouya (il vero presidente nell’ombra) per poi andare ai gemelli Hikaru e Kaoru (identici quanto fastidiosi) a Mori (il ragazzo bello e taciturno) e infine a Honey (il ragazzo piccolo e “coccoloso”)
Ogni personaggio è quindi perfettamente caratterizzato e questo non accade solo con i sette personaggi principali ma anche con tutti quelli secondari di cui difficilmente ci scorderemo, come la scalmanata Renge (ragazza straniera che vola in Giappone perché follemente innamorata di Kyouya), come il tenebroso Nekozawa (il capo del club dell’occulto, seguito sempre dal suo pupazzetto Beelzenef a forma di gatto) o come il trio dello Zuka Club che tenterà in tutti i modi di portare via Haruhi dall’Host Club!
Per la caratterizzazione dei personaggi, il manga e l’anime sono allo stesso livello: nella trasposizione animata infatti nessun personaggio perde un minimo della sua caratterizzazione ma anzi la accentua grazie alle voci perfettamente azzeccate dei doppiatori giapponesi!
L’unica pecca? Il fatto che l’anime finisce prima del dovuto!
Questo infatti non incide solo sulla storia, ma anche sui personaggi che non hanno modo di mostrarsi a pieno (cosa che accade soprattutto per Honey e i due gemelli…)
Grafica ~ qui l’anime vince ad occhi chiusi!
Parlando infine dei disegni, è sicuro che l’anime vinca.
I disegni del manga sono infatti lontani da quelli classici del genere e a volte si rivelano un po’ rozzi e “a bozza” ma migliorano molto con il passare dei volumi.
L’anime invece non ha particolari tipologie di grafica, ma la solita che si utilizza nel genere shoujo eliminando però le noiosissime scene dove abbiamo lo sfondo pieno di cuoricini e brillantini o completamente rosa (solo nel caso di Renge ciò accade… e in puro stile parodico!)
E tu? Sei d’accordo con me? Hai letto quest’opera? O hai visto la trasposizione animata? Quale dei due ti è piaciuta di più? Fammelo sapere in un commento! Alla prossima 😉
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