I cieli di Escaflowne – Lo spirito del genere Fantasy

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I cieli di Escaflowne (Tenku no Escaflowne) è una serie animata di 26 episodi, andata in onda in Giappone nel 1996, grazie alla collaborazione tra l’autore Shoji Kawamori, il regista Kazuki Akane e la produzione di Sunrise.

Dall’anime sono state tratte due serie manga e un film d’animazione (Escaflowne – The Movie) che riassume la storia della serie televisiva.

In Italia, la serie è approdata sull’emittente televisiva MTV nell’anno 2000.

La storia di Escaflowne

Di cosa parla I cieli di Escaflowne?
Hitomi Kanzaki, liceale abile nell’atletica leggera e innamorata del suo compagno di classe Susumu Amano, ha la capacità di leggere le carte e di avere visioni grazie a un pendente che non abbandona mai. Proprio durante una gara dei 100 metri, fanno la loro comparsa il giovane cavaliere Van di Fanelia e un drago. Quest’ultimo verrà sconfitto con l’aiuto di Hitomi, la quale, subito dopo, verrà catapultata nel mondo di Gaia, di cui Van è originario.

I cieli di escaflowne,Hitomi con il pendente per prevedere il futuro
I cieli di escaflowne,Hitomi con il pendente per prevedere il futuro

Il mondo che lei stessa aveva visto in una delle sue visioni ora è di fronte a lei, un mondo alieno nel cui cielo spiccano la luna e la Terra, chiamata “la luna dell’illusione”. Un mondo a lei sconosciuto in cui si ritroverà disorientata, ma che imparerà ben presto a conoscere, grazie all’erede al trono del regno di Fanelia, Van, e allo spadaccino del regno d’Asturia, il bel Allen Schezar.

Per Hitomi ha così inizio una straordinaria avventura, in cui il potente Impero di Zaibach ha dichiarato guerra ai regni del pianeta Gaia. A Hitomi, Van e Allen spetta il difficile compito di salvare il pianeta dalla distruzione. Ci riusciranno?

Le novità della serie ed il dualismo dei protagonisti

Cosa troviamo di così diverso in questo fantasy?
Nulla di nuovo, direte. Ebbene sì, in effetti ritroviamo la classica studentessa liceale, che viene trascinata in un mondo sconosciuto, pronta a compiere una missione per salvare il pianeta.
Tutto già visto. Ma questa serie, a differenza di altre, merita per la buona capacità di saper integrare tra loro svariati generi, col risultato di una storia avvincente, piena d’azione e trepidazione, oltre che di romanticismo.

Quali sono questi elementi? I personaggi della letteratura cavalleresca, che vengono mixati perfettamente con quelli del genere mecha, i colpi di scena, gli imponenti e realistici scontri tra Guymelef, i combattimenti con le spade e una storia d’amore di successo. Lo sfondo e l’atmosfera medievale del pianeta Gaia chiudono questo mix di elementi e situazioni, che nel loro insieme rendono la storia coinvolgente.

Sin dal principio, grazie anche al cambio repentino da commedia scolastica a fantasy, questa serie animata si stacca dalla solita storia d’amore tra i banchi di scuola e dai suoi classici stereotipi, per dare il via a qualcosa di nuovo.

I cieli di escaflowne, Van ed Hitomi
I cieli di escaflowne, Van ed Hitomi

La serie ci è riuscita? Direi di sì. Più che il tema del viaggio e per il fantastico mondo di Gaia, questo fantasy si differenzia dagli altri per la sua capacità di mettere in risalto i personaggi e per una serie di contrapposizioni tra ragione ed emozioni, magia e scienza, che risultano ben mixate e che sono ben evidenziate anche dai personaggi.

Dove possiamo trovarne degli esempi? In primis, nell’imperatore Dornkirk. Un uomo interessato al controllo del mondo e degli avvenimenti futuri, nonché alle scelte dell’uomo. Non riesce ad accettare il fatto di non poter controllare ogni singolo evento, e per questo vorrebbe cercare un regno altamente tecnologico.
La sua mania di controllo avrà conseguenze drammatiche: non è possibile controllare la mente e il cuore delle persone, né tantomeno muoverle contro quella che è la loro natura.

Anche Hitomi è un buon esempio di queste contrapposizioni. La ragazza usa la magia senza conoscerne esattamente il vero potere, ma solo per prevedere gli avvenimenti futuri.
Capirà poi che le sue visioni non sono altro che la trasposizione dei suoi stessi desideri e sentimenti. Hitomi fa avverare ciò che desidera e pertanto quello che lei compie non si discosta molto da ciò che realizza Dornkirk, nonostante usi un metodo differente.

I cieli di escaflowne, i protagonisti
I cieli di escaflowne, i protagonisti

Lo stesso impero di Zaibach, dominato da Dornkirk, può essere rappresentato dal dualismo tra Folken e Dilandau.

Folken è il fratello maggiore di Van ed erede al trono di Fanelia. Fallisce la prova della caccia al drago e perde un braccio. Fugge così da Fanelia in cerca di una ragione di vita, trovando poi conforto negli ideali di Zaibach e di Dornkirk, che gli restituisce il braccio, sostituendolo con uno meccanico. Inizialmente Folken crede nell’esistenza di un mondo privo di battaglie e di un essere in grado di risolvere le sue pene, ma ben presto si renderà conto della vera natura di Dornkirk. In questo personaggio non mancheranno tormenti e dubbi interiori, nonostante all’apparenza si dimostri un freddo calcolatore.

Dilandau è a capo di un gruppo scelto di piloti di guymelef dell’esercito di Zaibach, chiamati Dragon Slayerals. Al contrario di Folken, non ha autocontrollo e si dedica impulsivamente solo alla guerra. Prova persino piacere nel compiere atti sanguinari. Ha una grande instabilità mentale, solo nel corso della storia si capirà a che cosa è dovuta.

Una forte contrapposizione, quindi, tra la parte studiata e non violenta di Folken e quella irrazionale e devastante di Dilandau. Due personalità sotto il controllo di Zaibach. La loro identità è stata cancellata da crudeli esperimenti ed è rimasta, pertanto, intrappolata nel meccanismo volto alla distruzione.
La solitudine e il vuoto che celano dentro di loro arriveranno a una svolta solo con l’introduzione di personaggi come Naria ed Eria, che porteranno Folken a liberarsi delle sue frustrazioni, e come Jajuka, che porterà Dilandau alla riscoperta di sé stesso.

E Atlantide e il mondo di Gaia che ruolo assumono in tutto questo?
La civiltà perduta, ossia il mito di Atlantide, e Gaia stessa contribuiscono al tema della ricerca e del viaggio, nonché sulla crescita introspettiva dei personaggi, che non smettono di chiedersi se sia meglio tentare di ritrovarsi con le persone a loro care o continuare a perseguire il potere e la vendetta.
Atlantide stessa ha una duplice valenza, ben rappresentata dai due fratelli Van e Folken e dal loro costante disaccordo.

In quanto successori del regno, entrambi possiedono le ali, simbolo di indipendenza e aspirazione. Folken le utilizza solo per portare un futuro a Zaibach, mentre Van le usa per aiutare Hiromi. Un potere che crea e distrugge, così come lo stesso Escaflowne, il guymelef di Van, che può essere utilizzato come arma da guerra oppure trasformato in drago, l’animale sacro che rappresenta il futuro.

I triangoli amorosi ed il loro ruolo nella storia

E invece per quanto riguarda la componente amorosa? Come dicevo in precedenza, anche i sentimenti hanno la loro parte. Vediamo in che modo.
Hitomi, Van e Allen formano un bel triangolo amoroso, che ben presto si espande con l’introduzione di nuovi personaggi quali Merle, innamorata di Van, e Millerna, promessa sposa di Dryden, ma innamorata di Allen.
Vedremo inizialmente Hitomi volgere le sue attenzioni verso Allen (che ricorda molto il suo compagno di classe Amano), mostrandosi sempre pronta a sostenerlo in ogni prova. C’è un avvicinamento dei due personaggi, che va crescendo con la presa di coscienza della loro personalità. Van resta quindi ai margini, nonostante sia chiara sin dal primo episodio la forte chimica tra lui ed Hitomi.

Van avrà maggior consapevolezza dei propri sentimenti per Hitomi solo dopo aver chiarito il suo rapporto con il fratello Folken.
La stessa Hitomi comprenderà solo verso la fine quali siano i suoi sentimenti e si troverà anche a prendere importanti decisioni.
Per ritrovare il suo “nuovo inizio”, Hitomi ritornerà sulla terra crescendo interiormente, rinuncerà ai frivoli sentimenti per Amano e si libererà dalla tentazione di basare il suo futuro sulla lettura delle carte. In lei resta vivo il desiderio di sostenere Van.

Lo stesso Van crescerà umanamente solo dopo aver superato vari turbamenti, dovrà trovare la forza di far fronte ai suoi stessi incubi e alla sua sete di vendetta contro Folken.

I cieli di escaflowne, Merle, Hitomi, Van, Allen, Millerna
I cieli di escaflowne, Merle, Hitomi, Van, Allen, Millerna

Anche Allen dovrà riconsiderare il suo rapporto con Millerna e superare la rabbia verso il padre. Oltre a questo, dovrà anche capire quali realmente siano i suoi sentimenti verso Hitomi. L’abile spadaccino rimarrà, anche se per breve tempo, infatuato di Hitomi perché sotto l’influenza di Dornkirk.

Nel corso degli episodi avverrà quindi la lenta e graduale presa di coscienza e la maturazione dei personaggi, che dovranno confrontarsi con le proprie paure e con il proprio passato. Un mutamento interiore che li porterà a capire che ciò che conta veramente è il cuore delle persone. Gli sbagli sono umani e si possono fare, si prova dolore, sofferenza, ma si può sempre ripartire ricostruendo qualcosa di più forte e più incantevole di prima. Questo resta il messaggio principale che la serie riesce a trasmettere.

Ultimi appunti. Il character design è contraddistinto da figure esili, slanciate, con naso all’insù e grandi occhi espressivi. Non l’ho amato particolarmente, al contrario delle colonne sonore, che ho apprezzato: sono veramente belle e danno un tono in più alla vicenda.

In conclusione, questo fantasy, per quanto mi riguarda, merita di essere visto.


Credits

Fonte consultata: evereye, leganerd, terrediconfine, wikipedia.ogr

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I cieli di escaflowne - Lo spirito del genere Fantasy
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I cieli di escaflowne, una serie animata dalla storia avvincente, piena d’azione e trepidazione oltre che di romanticismo.
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