I tanzaku: la voce dei desideri
C’è chi soffia le candeline, chi tiene stretta tra due dita una ciglia o chi aspetta una stella cadente, le credenze per poter esprimere un desiderio sono tante, nel paese del Sol Levante si scrivono su carta.
Il tanzaku è un tipico elemento di uno dei più importanti matsuri (feste estive) che colorano l’estate giapponese, il Tanabata. Sono i desideri che i partecipanti alla festa possono esprimere scrivendoli su carta e successivamente appendendoli a steli di bambù. Ma vediamo un po’ meglio di cosa si tratta.
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Cosa sono?
Sono desideri o preghiere che vengono espressi sotto forma scritta, su carta tradizionale giapponese e poi appesi con un filo ai rami di bambù. Si tratta di lunghe strisce verticali di carta che possono avere diversi colori, oppure essere abbelliti con disegni tradizionali, o decorati dall’autore del desiderio, altrimenti più semplicemente di colore bianco. La scelta del giusto tanzaku dipende da ciò che si vuole esprimere, ad esempio se si decide per una strisciolina di carta colorata bisogna sceglierla in base al proprio desiderio.
Il colore blu significa protezione, il rosa è per l’amore, l’oro o il giallo aiutano a realizzare una richiesta di denaro, il bianco è legato alla pace ed il verde alla speranza. Scrivere ciò che si desidera è come un rito, mettere nero su bianco ciò che si vuole vedere realizzato è già un inizio verso il proprio obiettivo.
Obbligatoriamente scritti dall’alto in basso come da regola per i kanji (caratteri) giapponesi, i tanzaku sono sotto gli occhi di tutti, chiunque può leggere il tuo desiderio, così come tu puoi leggere quelli degli altri; ma non c’è una “regola” che vieta di farne parola altrimenti non si realizzano? Non per i nipponici, qui il potere è proprio nel fatto che altre persone possano vedere e condividere la nostra richiesta in modo da darle energia e renderla più concreta, e poi chissà che non lo legga proprio la persona a cui è indirizzato il nostro pensiero.
Puoi scrivere tutti i desideri a cui tieni di più, non c’è un limite. A questo punto si aspetta che il vento passi tra le foglie di bambù e i tanzaku, per poter essere ascoltati ed esauditi.
Conoscevi già i tanzaku? Ti piacerebbe provare a scriverne qualcuno?
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