Il confine tra Shoujo e Shounen
I due generi di fumetti giapponesi (manga) più diffusi sono gli Shoujo e gli Shounen, i primi dedicati a un pubblico femminile ed i secondi a un pubblico maschile, ma il confine tra queste due macro categorie è davvero sottile.
Spesso e volentieri, infatti, i manga catalogati sotto il genere Shounen incontrano i gusti del pubblico femminile e viceversa.
Gli Shoujo, il cui termine si può tradurre come “ragazza”, sono generalmente incentrati su protagoniste di sesso femminile alle prese con svariate tematiche sentimentali. Gli Shounen, il cui termine si può tradurre come “ragazzo”, hanno invece protagonsiti di sesso maschile, che generalmente hanno una missione da compiere e sfide da affrontare. Ma non è sempre così: negli ultimi tempi, infatti, gli Shounen ospitano storie con dinamiche sentimentali o delicate.
A volte, quando leggiamo un manga in cui è presente una componente romantica, ci chiediamo come mai venga incluso nel genere Shounen.
La spiegazione è semplice: il fatto che un manga sia indicato come Shounen piuttosto che come Shoujo, dipende dalla rivista su cui esso viene pubblicato.
Le riviste su cui solitamente vengono pubblicati gli Shounen sono le seguenti: Weekly Shonen Magazine, Weekly Shonen Sunday, Shonen Club, Shonen Sekai, Weekly Shonen Jump, ecc.
Le riviste che solitamente pubblicano gli Shoujo sono invece le seguenti: Shukan Margaret, Ciao, Princess e Seventeen ecc.
Le parole Shoujo e Shounen sono quindi riferite al semplice “target”, ossia al pubblico di riferimento per il quale sono state pensate.
Vediamo insieme tre esempi di Shounen in cui il confine tra Shojo e Shonen non è ben definito e in cui è presente una componente romantica.
Indice dei contenuti
Kimagure Orange Road
Manga di genere Shonen di Izumi Matsumoto pubblicato sulla rivista Weekly Shonen Jump della casa editrice Shueisha nel 1984 per un totale di 18 tankobon.

Kyosuke Kasuga ha quindici anni e vive con il padre, le due sorelle e un gatto. Figlio minore della famiglia Kasuga, nel giorno del suo settimo trasloco, incontra la bella Madoka Ayukawa, innamorandosi di lei. Ben presto però farà la conoscenza anche dell’amica del cuore di Madoka, l’esuberante Hikaru Hiyama, che si innamora di lui.
Quello che Madoka e Hikaru non sanno è che Kyosuke è dotato di poteri paranormali (ESP), che deve cercare di mantenere segreti.
Questi poteri non sono il fulcro della storia, ma un fattore secondario, un pretesto per evitare ulteriori guai e pasticci o per creare situazioni di vario genere. L’intera vicenda è infatti basata sul triangolo amoroso che si viene a creare tra i tre protagonisti principali.
Kyosuke è innamorato di Madoka, che a sua volta ricambia il sentimento, ma mostra sempre atteggiamenti ambigui, per non ferire la sua amica Hikaru, innamorata dello stesso Kyosuke e che, a differenza di Madoka, non si fa troppi problemi nel manifestare i propri sentimenti. Come reagirà Kyosuke?
Ranma ½
Manga di genere Shounen di Rumiko Takahashi pubblicato sulla rivista Weekly Shonen Sunday della casa editrice Shogakukan nel 1987 per un totale di 38 tankobon.

Ranma Saotome è un ragazzo sedicenne esperto di arti marziali, ma afflitto da una maledizione, come suo padre Genma. Durante un allenamento in Cina sono infatti caduti nelle sorgenti maledette di Jusenkyo: in ognuna di esse è annegata una persona o un animale e chiunque vi cada dentro è destinato ad assumerne le sembianze.
Il destino vuole che Ranma cada nella sorgente in cui era annegata una ragazza: per tale motivo se si bagna con l’acqua fredda assumerà le sembianze di una donna, mentre con l’acqua calda tornerà al suo aspetto originario.
Ranma è inoltre promesso sposo della figlia minore di Soun Tendo, amico di Genma, per poter garantire un futuro al Dojo della famiglia Tendo.
Akane, la figlia minore di Tendo, appassionata di arti marziali, odia i maschi e il suo incontro/scontro con Ranma non sarà dei migliori. Akane è su tutte le furie per questo fidanzamento combinato e anche Ranma non è del tutto d’accordo, ma ormai la decisione è stata presa!
Il loro rapporto, tutt’altro che facile, verrà inoltre messo in seria discussione da una schiera di pretendenti pronti a tutto: sia Akane che Ranma sono contesi da vari personaggi alquanto bizzarri e fastidiosi.
La storia ruota quindi intorno ai due protagonisti e al loro difficile rapporto, oltre che alle continue trasformazioni di Ranma, tra combattimenti, intrecci sentimentali e tentativi nel recuperare il proprio aspetto di ragazzo normale. Ranma e Akane riusciranno a trovare un equilibrio?
Cats’s Eye
Manga di genere Shounen di Tsukasa Hojo pubblicato sulla rivista Shounen Jump della casa editrice Shueisha nel 1981 per un totale di 18 tankobon.

Hitomi, Rui e Ai Kisugi sono tre sorelle che gestiscono un bar chiamato Cat’s Eye. Il loro lavoro è in realtà una copertura per celare la loro identità segreta: sono la famosa banda di ladre di opere d’arte Cat’s Eye, nome che lasciano sui biglietti da visita dopo ogni furto.
Le opere che rubano sono solo quelle un tempo appartenute a Michael Heinz, loro padre scomparso, artista degli anni ‘40. Hitomi e le sorelle sperano di poter ricostruire la collezione in modo da raccogliere indizi utili per ritrovarlo.
A complicare le cose è la relazione tra Hitomi e l’investigatore incaricato della cattura della famosa banda di ladre, Toshio Utsumi. Quest’ultimo non conosce la vera identità delle tre donne, ma riesce comunque a complicare non poco la situazione. D’altro canto Hitomi, grazie a questo rapporto, riuscirà a farsi dare informazioni importanti e riservate.
Hitomi si ritrova quindi combattuta tra il suo ruolo di ladra e quello di fidanzata: cosa succederebbe se Toshio scoprisse la sua vera identità?
La storia ruota quindi attorno a questa difficile situazione che crea vantaggi da un lato, ma dall’altro non poche complicazioni, sia in campo sentimentale che “lavorativo”.
Considerazioni Finali
La caratteristica che differenzia questi tre esempi di genere Shounen dagli Shoujo è che la storia d’amore si sviluppa solo verso la parte finale del manga, mentre negli Shoujo copre l’intero arco narrativo; inoltre, gli Shounen citati sono composti da un numero elevato di tankobon, in cui sono racchiusi svariati episodi fini a se stessi, mentre la storia si sviluppa solo verso gli ultimi volumetti.
Ciò non toglie che essi siano dei buoni prodotti, io stessa li ho letti ed apprezzati, anche se gli Shoujo per me hanno quel valore aggiunto (poi dipende sempre da storia a storia, ma generalmente è il genere che più mi incuriosisce e che preferisco, anche se non disdegno certi Shounen di tutto rispetto).
Per concludere, sebbene alcuni manga vengono considerati Shounen, trattano principalmente di una storia d’amore, anche se essa viene posta in maniera diversa rispetto agli Shoujo e sono molto meno presenti, o quasi assenti, scene di tenerezza, abbracci, baci o altro.
Non limitatevi quindi a questa divisione di genere quando un manga attira la vostra attenzione.
Avete letto uno di questi Shounen? Qual è la vostra opinione?
Credits
Fonte consultata: The Nerd Experience, Wikipedia/Orange Road, Techprincess, Wikipedia/Ranma1/2, Oasi delle Anime, Wikipedia/Occhi Di Gatto

Dipendente Shoujo da sempre, adora i manga introspettivi e romantici. Fan della Soryo e della Yazawa. Amante della grafica, del web e dell’informatica: per loro ha una vera e propria passione!

1 Commenti
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Io ho visto gli anime di tutte e 3 e l’unico che pensavo fosse uno shoujo è Orange Road perché tratta molte tematiche sentimentali e familiari rispetto a Ranma e Occhi di gatto che spaziano su argomenti che trovo più interessanti e anche divertenti per i maschi.