Il Giappone e il mondo degli spiriti

Tempo di lettura: 3 minuti

Il mondo degli spiriti, rimarrà sempre un’incognita! Ognuno di noi ha la propria idea sull’esistenza o meno di questi esseri e se possono essere buoni o cattivi. Anche il Giappone è particolarmente attratto dal mondo dei fantasmi, tanto che alcuni manga trattano proprio questo argomento.

Nella mitologia giapponese sono molto presenti gli spiriti maligni e non, questi vengono chiamati yokai, traducibile in apparizione, spirito o demone. E’ un termine molto generico, che include svariati mostri e esseri sovrannaturali. I più malvagi vengono identificati anche come oni. Esistono figure diverse che rappresentano questi demoni, alcuni con fattezze umanoidi, altre con sembianze animali. Spesso queste creature sono presenti in manga e anime, ma per i giapponesi da dove arriva l’idea dello spirito tormentato?

Indice dei contenuti

Storia degli yokai

Rappresentazione allegorica degli Yokai
Rappresentazione allegorica degli Yokai

Nella tradizione giapponese all’interno di ognuno di noi c’è un reikon (anima), che alla morte di una persona rimane in attesa di essere liberato per poter raggiungere gli antenati nell’aldilà. Se la cerimonia funebre viene svolta nel modo giusto, lo spirito diventerà protettore della famiglia e ogni anno ad agosto, durante la festa Obon, potrà apparire alla famiglia che gli porta i suoi ringraziamenti. Infatti gli yokai sono legati al calore, al fuoco e all’estate.

Se una persona subisce una morte violenta o a causa di forti sentimenti, conti in sospeso o perché il rito funebre non è stato celebrato nel modo giusto, rimane legata al mondo dei vivi. Alcuni di questi spiriti hanno una forza tale da riuscire ad interagire con il mondo fisico e diventano yokai. Possono rimanere legati a un oggetto, un luogo o possedere una persona e per essere scacciati bisogna risolvere il loro conflitto emotivo o dare la giusta sepoltura alle loro spoglie.

Inizialmente l’aspetto dello yokai era legato a quello umano, ma quando è stato diffuso il gioco dello Hyakumonogatari Kaidankai, gli yokai hanno cominciato ad avere le sembianze più svariate. Il gioco consiste nel mettersi in cerchio e raccontare a turno una storia dell’orrore e spegnere una luce. Una volta spente tutte le luci la leggenda dice che si sarebbe manifestato uno yokai. Uno shojo che ha preso spunto dai miti di queste presenze, è quello di Yuki Midorikawa, Natsume degli Spiriti. Il protagonista, Takashi Natsume, fin da bambino riesce a vedere gli yokai, per questo è sempre allontanato da tutti e additato come bugiardo.

Il protagonista del manga Natsume degli spiriti assieme ad alcuni yokai
Il protagonista del manga Natsume degli spiriti assieme ad alcuni yokai

Diventato orfano in tenera età, a quindici anni viene affidato a una coppia di lontani parenti che vivono nella città natale della nonna Reiko, da cui ha ereditato il potere di vedere gli yokai. Qui trova lo Yujincho, “Libro degli Amici”, un tomo in cui sono scritti i nomi degli spiriti sconfitti dalla nonna e chiunque lo possiede ha il controllo su di essi, per questo gli yokai stessi sono interessati al libro. Natsume decide di restituire i nomi agli spiriti, ma viene attaccato dagli yokai che vogliono il libro e vendicarsi per essere stati derubati del nome da Reiko. Durante una fuga, per sbaglio, Natsume libera Madara, un demone cane che dopo essere stato intrappolato per lungo tempo in un maneki neko (statuetta a forma di gatto) ne ha le sembianze, ma quando vuole può tornare alla sua forma di demone. Quest’ultimo offre al protagonista la sua protezione in cambio di ricevere il Libro degli Amici alla morte di Natsume. E’ un manga interessante, che si snoda in diverse piccole storie in cui viene raccontata la vita dello yokai che vuole essere aiutato a raggiungere l’aldilà.

L’aspetto degli yokai

Il demone volpe Tomoe e la protagonista Nanami di Kamisama Kiss
Il demone volpe Tomoe e la protagonista Nanami di Kamisama Kiss

Come avevo accennato all’inizio, questi spiriti hanno sembianze diverse. Uno dei più conosciuti è il tengu, metà uomo e metà uccello, nello shojo He’s My Vampire viene presentato come il guardiano del vampiro Aki. Un’altra figura molto diffusa è quella della kitsune, che è considerata un henge (mutaforma), dall’aspetto umano può trasformarsi in volpe. Questo personaggio è presente nel manga Kamisama Kiss di Julietta Suzuki. Si chiama Tomoe ed è il demone volpe che abita il santuario dove la protagonista, Nanami, dopo essere stata sfrattata e aver salvato uno strano individuo di nome Mikage, la invita ad andare a vivere nel tempio, poiché nominata a sua insaputa divinità della Terra. Tomoe è il suo servitore ed ha la forza di annullare i poteri di altri demoni e di mutare se stesso e gli altri attraverso delle foglie magiche. Altre fattezze che vengono attribuite agli yokai sono trasformazioni subite da umani, in forma grottesca e mostruosa, spesso legate ad uno stato emotivo del defunto. Ad esempio se era ossessionata dall’aspetto fisico potrebbe diventare una futakuchi-onna, “donna con due bocche”, una in più dietro la nuca, con i capelli trasformati in tentacoli. Altre trasformazioni sono di umani il cui collo si allunga durante la notte, chiamati rokuro-kubi.

Mi piace capire come ogni paese e cultura abbia le proprie storie e i propri miti, come vivono le loro usanze diverse da noi, anche se sempre con qualche similitudine. E’ bello poter avere la scelta di decidere in cosa credere o no e di come crederlo.

Hai mai sentito parlare degli yokai o letto uno dei manga citati? Cosa ne pensi?

0 Commenti

Scrivi un commento, facci sapere la tua opinione 🙂

XHTML: Puoi usare i seguenti tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>