Kokeshi, le bambole della fortuna

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Sono considerate di buon auspicio e oltre ad ornare le case dei giapponesi, sono diventate un oggetto da collezione molto raffinato, un regalo per una persona speciale.

Le kokeshi, tradotte come bambole di legno o piccole bambole, fanno parte della tradizione giapponese e hanno origine nella regione di Tohoku, a Nord del Giappone, zona molto famosa per le terme (onsen). Proprio qui alcuni artigiani del legno, i kiji-shi, verso la fine del periodo Edo, le intagliarono come souvenir per i turisti in visita alle terme della prefettura di Miyagi. Divennero talmente famose all’inizio del Novecento, che in Russia vennero prese da modello dall’inventore della matrioska (bambola che fa parte delle tradizioni russe).

Come vengono costruite?

Un esempio della caratteristica bambola giapponese, la kokeshi
Un esempio della caratteristica bambola giapponese, la kokeshi

La base per realizzare una bambola kokeshi sono: un cilindro che le farà da corpo e una sfera per la testa, tutto rigorosamente in legno, uno dei più usati è quello dell’acero giapponese. Una volta deciso il pezzo di legno da utilizzare, viene lasciato asciugare per un lungo periodo che va dai 6 mesi ai 5 anni. A questo punto il materiale viene levigato con un tornio, dandogli una forma cilindrica e più stretta per la parte del corpo, mentre la parte superiore sarà un po’ più grande e di forma sferica.

Una volta terminata la lavorazione, viene data un’ultima levigata e poi si passa alla pittura. Per il viso vengono tracciate alcune semplici linee, generalmente viene raffigurato un volto femminile, mentre per il corpo i colori e le fantasie possono essere delle più svariate, molto diffusa quella floreale e che solitamente rappresenta un kimono (indumento tradizionale giapponese).

Dopo la pittura viene passata una cera per proteggere i colori e donarle lucentezza. Le kokeshi sono senza braccia né gambe, anche se a volte vengono realizzate le maniche del kimono in rilievo rispetto al resto del corpo. Ogni bambola è unica, essendo tutte dipinte a mano risultano ognuna diversa dall’altra e i volti hanno sempre un’espressione pacifica. L’artigiano inoltre, può decidere di dare un nome alla bambola, con uno specifico significato.

Due diversi tipi di kokeshi

Sono due i modelli principali di kokeshi: quella tradizionale Dento Kokeshi, il corpo sempre di forma cilindrica, è più allungato e la testa di dimensioni più piccole rispetto al busto. Questo modello è molto diffuso nella prefettura di Miyagi, Akita, Iwate e Yamagata.

Ogni prefettura ha un suo particolare e tradizionale disegno che con il tempo è rimasto quasi del tutto invariato. La strada principale della città di Naruko, nella prefettura di Miyagi, viene chiamata Kokeshi Street per la presenza di numerosi venditori di questa bambola tradizionale giapponese.

L’altro modello è quello creativo, Shingata Kokeshi, diverse dalle prime, con il corpo più basso e arrotondato, oltre all’utilizzo di colori e fantasie più moderne. Nate dopo la Seconda Guerra Mondiale, non sono caratteristiche di nessun paese del Giappone, quindi trovabili ovunque. Oggigiorno le kokeshi vengono regalate ad amici e parenti, a persone speciali, come segno di buon auspicio.

Nel Nord del Giappone c’è una tradizione riguardante le kokeshi, quando nasce un bambino viene regalata una bambola della sua stessa altezza e sulla base viene inciso il nome, la data di nascita, il peso e l’altezza del nascituro.

Dento Kokeshi, la bambola tradizionale
Dento Kokeshi, la bambola tradizionale
 Shingata Kokeshi, la bambola creativa
Shingata Kokeshi, la bambola creativa

Conoscevi già questo particolare oggetto? Hai una kokeshi o ti piacerebbe averne una?


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