La bambola dei desideri, daruma
E’ una dei talismani portafortuna più conosciuti in Giappone, nata nel tempio Daruma nella città di Takasaki, a nord di Tokio.
Le daruma o dharma sono delle bambole senza braccia né gambe di forma tondeggiante, si tratta di figure votive giapponesi che permettono di esaudire i desideri. Rappresentano il fondatore della pratica Zen (insieme di scuole buddhiste giapponesi), il monaco indiano Bodhidharma, una leggenda dice che sia rimasto per nove anni davanti a un muro sacro in meditazione, senza muoversi e che i suoi arti e i suoi occhi sono caduti perchè ormai atrofizzati, ecco spiegato l’aspetto della bambola.
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Che cos’è?

Il volto della bambola è quella di un uomo con barba, baffi e gli occhi bianchi senza pupille, proprio perchè sta a chi l’acquista disegnare il primo occhio esprimendo il proprio desiderio. Realizzate in legno, le più diffuse sono quelle di colore rosso, perchè si dice fosse il colore della veste del monaco, ma è possibile trovarle anche gialle, rosa, bianche, blu, marroni e verdi. La forma della daruma gli permette di restare sempre in piedi, anche se spinta da un lato si raddrizza da sola, per questo è diventata anche simbolo di determinazione, costanza e ottimismo.
E’ solito possedere una sola bambola per volta e viene esposta in luoghi importanti della casa, come l’altare buddista casalingo (Butsudan). Si può scrivere sul volto della daruma, sulle guance viene descritto il desiderio che ha espresso il proprietario, mentre sul mento viene scritto il cognome di chi la possiede.
La dimensione di una daruma può essere tra i 5 cm e i 60 cm d’altezza, solitamente acquistate fuori o all’interno di un tempio, in modo tale che quando la bambola ha svolto il suo compito e aiutato il proprietario a realizzare il suo desiderio possa essere riportata al tempio in cui è stata acquistata e bruciata, o altrimenti tenuta come “trofeo” per la propria conquista. Si può riconoscere il luogo in cui viene realizzata grazie ha un piccolo marchio sotto la bambola.
E’ considerato un rituale di purificazione, come segno della costanza e della determinazione del proprietario nell’attesa della realizzazione del desiderio. Questa pratica avviene usualmente con la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo, il Daruma Kuyo, uno dei santuari buddisti a Tokyo che applica quest’usanza è il Nishiarai Daishi. La prima bambola daruma fu realizzata con la carta.
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L’utilizzo della daruma

Come già accennato in precedenza la daruma è priva di entrambe le pupille e quando si vuole esprime un desiderio o intraprendere un particolare obiettivo bisogna disegnarne una. Un’altra leggenda sul misterioso monaco Bodhidharma, dice che durante la sua lunga meditazione si addormentò.
Dopo essersi risvegliato si vergognò per questa sua debolezza, a tal punto da strapparsi le palpebre per non addormentarsi mai più e una volta cadute a terra nacque la prima pianta di tè, capace di tenere lontano il sonno. Come sempre i giapponesi trovano una spiegazione a tutto. Una volta che il desiderio si è realizzato o che il proprio traguardo è stato raggiunto si disegna anche il secondo occhio.
E tu vorresti farti aiutare da una daruma per realizzare un tuo desiderio? Cosa ne pensi di questo strano talismano portafortuna?
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