Amami lo stesso: cosa aspettarci dal nuovo manga di Aya Nakahara?
Aya Nakahara non ha ancora finito di sorprenderci quest’anno, e la Planet Manga ha trovato decisamente una mangaka giusta su cui puntare. Ma che sorprese ci riserverà questa nuova serie lunga di una delle mangaka più divertenti di sempre? Decisamente no uno shoujo, ma un josei.
In questo ultimo anno si è conclusa la prima ristampa della serie shoujo cult Lovely Complex, a settembre 2016 Lovely Complex Two, e invece a novembre 2016 sarà il turno di Amami lo stesso. Prima di tutto è importante precisare che si tratterà di un josei, niente commedia scolastica adolescenziale, ma degli adulti alle prese con il matrimonio, l’amore e il lavoro. Noioso, vero? Eppure ti assicurò che sarà un josei che meriterà un sacco, perché Nakahara sensei anche qua condirà il tutto con la sua geniale ironia.
Amami lo stesso, il cui titolo originale è Dame na Watashi ni Koishite Kudasai, ha cominciato la sua pubblicazione sul magazine YOU della Shueisha nel 2013, e si concluderà a breve con un totale di 10 volumi. Il manga ha avuto molto successo in Giappone, tanto che nel 2016 ha ottenuto un adattamento a film live action.
Indice dei contenuti
Trama

La storia ruota attorno a Shibata, una donna di quasi 30 anni piuttosto ingenua, sbadata, parecchio con la testa tra le nuvole tanto che è facile abbindolarla. Per di più nella vita non è stata particolarmente parsimoniosa, così dopo aver perso il lavoro e aver scoperto che il ragazzo universitario con cui si vedeva aveva il fine di sfruttarla solo per i soldi, Shibata si ritrova in una situazione critica nella sua vita.
Proprio mentre continua a collezionare un insuccesso dopo l’altro, si imbatte in Kurosawa, ex burbero capo per cui lavorava e che ora gestisce la caffetteria della nonna. Sarà proprio questa persona all’inizio tanto odiosa, ad aiutare la nostra protagonista offrendole non solo un lavoro, ma anche un tetto sopra la testa, spronandola in modo un po’ grezzo, a diventare una persona migliore.
Personaggi
La protagonista della vicenda è Michiko Shibata, quasi 30 anni, senza nessuna esperienza in amore, completamente con la testa tra le nuvole e con un’unica grande passione: la carne, tanto da dormire con un cuscino a forma di bistecca. Shibata è una donna normale con aspirazioni della vita normali come in tutti i josei, ovvero trovare una lavoro stabile, avere un tetto sopra le testa e sistemarsi dal punto di vista matrimoniale.

Non sembra niente di che lo ammetto, però si rivelerà davvero un personaggio particolare, una degna protagonista di un manga di Aya Nakahara: assolutamente divertente, spigliata e fuori di testa. Ti ci affezionerai subito, la sua allegria e il suo senso dell’umorismo ti contageranno!
Poi c’è il grezzo Kurosawa, con un passato da teppista e con una grande passione per la cucina che lo mette contro la sua stessa famiglia. Un quattrocchi brusco e dai modi freddi, e diventa l’uomo ideale quando si mette dietro ai fornelli, e fidati che Shibata se ne accorgerà. Kurosawa, anche se non lo dimostra, nasconde un animo gentile, ed è sempre pronto ad aiutare il prossimo in difficoltà.
Man mano che la storia procederà spunteranno altri personaggi ad arricchire la vicenda, tutti diversi e tutti speciali a modo loro. Potranno dare l’impressione di essere i classici “personaggi secondari di passaggio” ma ti assicuro che Nakahara sensei sarà capace di sfruttarli parecchio e nel modo giusto, dando ancora più colore alla storia.
Cosa aspettarci da questo manga?

Amami lo stesso, certamente non è un josei che brilla di trama, infatti la vicenda di base è piuttosto banale e tutto gira attorno a lavoro, casa e matrimonio. Ma infondo, se ci rifletti un attimo, se negli shoujo classici tutti cercano l’amore e di sopravvivere ai problemi scolastici, è anche normale trovare in un josei i sogni di un lavoro stabile e un matrimonio.
Shibata ripete molto stesso il suo stato da “fallita”, facendoci presente ripetitivamente i suoi sogni di realizzazione personale, diventando anche piuttosto logorroica ogni tanto. Quindi la trama che trovare sarà quella di un josei standard.

Ma la cosa che rende questo manga un vero e proprio gioiellino, è lo stile di Aya Nakahara capace di trasformare anche la più la banale delle situazioni in un qualcosa di assolutamente geniale! La situazione più disperata, quella più dolce, quella più triste, avranno sempre un risvolto comico capace di strapparti una bella risata, alleggerendo tutto d’un tratto una vicenda che non vuole mai cadere troppo nel serioso. Gli scambi di battute tra Shibata e Kurosawa sono il vero motore di questo manga, le loro situazioni esilaranti, il continuo punzecchiarsi ma poi aiutarsi, saranno capaci di trasportarti pagina dopo pagina senza farti annoiare mai, strappandoti un sorriso dopo l’altro.
È un manga che dimostra le grandi abilità di una mangaka, perché anche cambiando genere di fumetti, cercando un approcciò più maturo, resta fedele al suo stile, sa farsi riconoscere e sa far parlar di se anche immergendosi in qualcosa di nuovo. Amami lo stesso è una storia gestita alla perfezione, dove reale e assurdo trovano il giusto equilibrio, dando modo ai personaggi di uscire dalle difficoltà con una persona accanto e sempre con il sorriso.
Ti ispira Amami lo stesso? Hai già sentito parlare di questo manga? Di Aya Nakahara certamente si, e posso assicurarti che è una garanzia come mangaka! Amami lo stesso è una commedia simpatica, su alcuni duri aspetti della vita adulta, che mi ha conquistata: te lo consiglio! Il fumetto sarà disponibile dai primi giorni di novembre 2016 grazie alla Planet Manga.
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