Meishin, anche i giapponesi sono superstiziosi
Ti è mai capitato di vedere una scala aperta ed evitare di passarci sotto anche se non sei superstiziosa? Sono quei detti che ci si tramanda e che in qualche modo rimangono in mente, anche i nipponici hanno i loro gesti scaramantici e credenze a cui stare attenti.
Ecco un elenco delle superstizioni e dei detti usati nel paese del Sol Levante, puoi scegliere di sorriderci un po’ su, oppure di farli tuoi e metterli in pratica anche tu come fanno i nipponici.
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Credenze e superstizioni
- Il te in Giappone viene preparato direttamente con le foglie sminuzzate della pianta, si dice che se un gambo rimane dritto in verticale mentre si versa l’acqua nella tazza, sfiorandone la superficie, porti bene.
- Finiti i festeggiamenti dell’Hinamatsuri (Festa delle bambole o delle bambine) bisogna subito mettere via tutte le bambole altrimenti non ci si sposa più.
- Se per strada un giapponese vede passare un carro funebre nasconde i pollici all’interno del pugno, questo è il loro “tocco” scaramantico, perchè la parola pollice “oyayubi” significa “dito genitore”, quindi questo gesto serve a proteggere i genitori dalla morte. Un’altra superstizione legata a questo tema porta i giapponesi a lanciarsi del sale addosso dopo aver partecipato ad un funerale, per purificarsi.
- Se due giapponesi sbattono per sbaglio la testa l’uno contro l’altro, immediatamente ripetono il gesto, perchè si dice che porti sfortuna, preannunciando la morte di uno dei genitori.
- Tagliarsi le unghie di notte impedirà alla persona di vedere i propri genitori in punto di morte.
- Vedere un ragno la sera porta male, vederlo la mattina invece è di buon auspicio, quindi non ucciderlo.
- Non bisogna fischiare di notte altrimenti arrivano i serpenti.
- Se si è ammalati, raffreddore o tosse, e lo si passa a qualcun altro si guarisce subito. Anche se i giapponesi usano spesso tenere una mascherina davanti alla bocca quando sono ammalati, di certo questa precauzione non fermerà i germi. Bisogna anche ricordarsi che non ci si può soffiare il naso in pubblico, perchè segno di maleducazione.
- Le persone con le mani fredde hanno il cuore caldo.
- Se non mangi anche i bordi del tost, i capelli non si arricceranno bene.
- Quando si vede un gatto pulirsi il muso vuol dire che verrà a piovere.
- Starnutire una volta significa che qualcuno sta parlando bene di te, starnutire due volte di fila invece, vuol dire che qualcuno parla male di te.
- Ai matrimoni non si devono regalare gli specchi perchè potrebbero rompersi ed essere di cattivo auspicio per la coppia, neanche coltelli o cose taglienti in generale, anche questo porta male, “tagliare” cioè “kikeru” è simile a “chiudere una relazione”, “en ga kikeru”.
- Non dormire con la testa rivolta verso nord, nella religione buddhista infatti, è in quella direzione che viene rivolto il corpo del defunto.
- Quando i bambini perdono un dente dall’arcata superiore devono sotterrarlo vicino casa, in modo che quelli nuovi possano crescere sani e dritti. Se invece perdono un dente dall’arcata inferiore devono lanciarlo sul tetto.
Ovviamente esistono diversi porta fortuna per esorcizzare tutte queste catastrofi, molti dei quali si possono acquistare fuori dai templi, come gli omamori, amuleti per la buona riuscita in amore, nello studio, nel lavoro e per una buona salute. Un altro oggetto di buon auspicio è il maneki neko (gatto che dà il benvenuto) oppure puoi acquistare un omikuji, si tratta di una striscia di carta con una divinazione che predice il proprio futuro, dopo averla letta bisogna appenderla ad un ramo o su una rastrelliera apposta che si trova fuori dai santuari.
Bisogna stare attenti anche ai numeri
Per noi occidentali il numero sfortunato è il 17, per altri paesi invece è il 13 e per i giapponesi è il 4. E’ considerato infausto a causa di una delle sue pronunce, può essere letto come “yon” oppure come “shi” e proprio per colpa di quest’ultima interpretazione che è uguale al kanji che significa “morte”, il numero 4 viene ben evitato dai nipponici. Infatti potrebbe capitarvi spesso in Giappone di non trovare il 4° piano, la fila numero 4 negli aerei, il tavolo 4 in un ristorante, non riceverete mai un regalo composto da 4 parti e perfino i cibi confezionati al supermercato sono composti da 3 o 5 alimenti, mai da 4.
C’è addirittura chi paga un extra per non avere questo numero sulla targa della macchina, la sequenza di cifre più sfortunata è 4219, che si legge “shi ni iku” cioè “morirai”. Un altro numero che viene evitato, ma meno platealmente del 4, è il 9. Sempre a causa di una delle sue pronunce, “ku” che è l’intonazione che si usa per il kanji “kurushimi”, cioè “sofferenza”. Se ti capiterà di andare in un albergo in Giappone, probabilmente non troverai la stanza 42, altro numero evitato perchè la sua pronuncia “shi-ni” rimanda alle parole “morte” e “cadavere”.
Conoscevi già qualcuno di questi detti e superstizioni? Ne hai qualcuno da aggiungere alla lista? Qual’è quello che ti ha colpito di più?
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