Mille splendide gru, tra storia e leggenda

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Storia o leggenda? Semplice , tutte e due. Il fascino nascosco in essa è capace di commuovere e allo stesso tempo incantare. Ti va di scoprire insieme a me questa leggenda fatta di mille origami di gru?

Non ruberò molto del tuo tempo, solo pochi minuti, quindi permettimi di accompagnarti in questo breve viaggio dalle origini fino ai tempi più recenti sulla storia delle mille gru.

Stampa di una gru in volo con dietro il famoso sole giapponese
Stampa di una gru in volo con dietro il famoso sole giapponese

Tutto ha inizio da un’antica leggenda giapponese: si pensava, e si pensa ancora adesso, che la gru possa vivere 1000 anni in quanto essa è un importantissimo simbolo di felicità e longevità; regalare una gru quindi per loro significa augurare 1000 anni di vita. Un’offerta di mille gru quindi rafforza ulteriormente il concetto. Piegarle tutte quante è il simbolo di un sincero interessamento per il destinatario, perchè occorre dedizione, costanza, tempo e ovviamente tanta bravura per piegarle tutte. Regalare mille gru ha anche in tempi moderni il significato di:

Ho pensato a te per tutto questo lungo periodo, per me quindi sei importante.

A rendere questa leggenda commuovente è invece un fatto reale, una storia vera. Dobbiamo fare un salto dall’antico Giappone al Giappone del dopoguerra, precisamente nel 1955. Ci troviamo ad Hiroshima, pochi anni dopo il famoso bombardamento nucleare; una ragazzina di circa 11 anni di nome Sadako Sasaki, forte e atletica, si sta allenando nella corsa quando ad un tratto fu colta da vertigini e cadde a terra. Le venne diagnosticata una grave forma di leucemia, a seguito delle radiazioni della bomba atomica.

 La piccola Sadako avvolta nel suo yukata
La piccola Sadako avvolta nel suo yukata

Fu in quel momento che la sua migliore amica Chizuko Hamamoto le parlò della leggenda delle mille gru e di come realizzarle potesse realizzare qualsiasi desiderio. Fu proprio Chizuko a fare la prima gru con la tecnica degli origami; Sadako, che era piena di voglia di vivere, nelle lunghe giornate in ospedale dedicava il suo tempo a costruire le piccole gru con tutta la carta che riusciva a trovare, a partire dalle scatole di medicine. Sadako non aveva espresso solo il desiderio di poter guarire lei, ma anche quello di curare tutte le vittime del mondo e portare loro la pace. Sadako però dopo 14 mesi, riuscì a completarne solo 644, mentre le restanti 356 sarebbero state fatte dai suoi amici. Infine, tutte le gru sarebbero state sepolte con lei. Dopo la sua morte tutti i suoi amici pubblicarono una raccolta di lettere per raccogliere fondi al fine di realizzare una statua in suo onore e quello degli altri bambini morti in seguito alla bomba atomica di Hiroshima.

In ricordo, nel Parco della Pace della città, si trova un monumento dedicato a tutti i bambini vittime della bomba atomica, raffigurante Sadako a cavallo di una bomba nel gesto di innalzare al cielo una gru di carta. Ai suoi piedi, migliaia di piccole gru donate dai visitatori incorniciano la targa recante l’iscrizione.

Ecco la nostra speranza e preghiera:
che la pace regni nel mondo.

Nel caso vogliate fare anche voi dei piccoli origami a forma di gru vi lascio qui un video.

Quando venni a conoscenza di questa storia mi sono commossa tantissimo e allo stesso tempo avevo un groppone al petto. Voi che sensazioni avete provato? Conoscevate già questa leggenda? Fatemi sapere le vostre opinioni e perchè no, qualche foto degli origami che avete provato a fare.


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