Moda Lolita: per le strade giapponesi con pizzi e merletti
Stai leggendo uno shoujo manga moderno quando appare una ragazza vestita come una dama dell’Ottocento? Osservi foto di Tokyo e noti bambole di porcellana a grandezza naturale? Non devi sorprenderti, sono delle semplici ragazze che seguono la moda Lolita!
Ampie gonne a campana lunghe fino al ginocchio, maniche a sbuffo con bordi in pizzo, fiocchi, scarpette laccate, ombrellino sulla spalla, cappellino in testa e un mare di boccoli ad incorniciare il viso: questa descrizione non ti è nuova, vero? Se sei un amante del Giappone sicuramente sarai inciampato in questa moda eccentrica che ricorda le dame dell’Ottocento e, fidati, esiste davvero e si chiama Lolita. Scommetto che ora sei curioso di saperne di più? Bene, allora immergiti in questo post!
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Storia e curiosità del Lolita: dove e quando nasce?
Il Lolita nasce negli anni ’80 in Giappone come sottocultura tra i più giovani. La cosa curiosa è che nonostante questa moda nata in oriente, si ispira totalmente allo stile storico occidentale dell’Età Vittoriana, riprendendo anche lo sfarzo del Rococò francese.
Nasce soprattutto come reazione ai tempi moderni che ci propongono delle mode con la pelle sempre più scoperta. Infatti il Lolita il termine sexy lo prende come insulto, stai attento, è più corretto definirlo carino e elegante, o come si dice in Giappone “kawaii” (carino).
Mania Lolita: dal Giappone fino all’occidente
Sempre più spesso, nelle grandi metropoli giapponesi è facile incontrare persone che vestono Lolita: se passeggi tranquillamente per il quartiere di Harajuku a Tokyo, ti imbatterai facilmente in tante bambole a grandezza naturale, piene di fiocchi, nastri e gonne a campana.
Devi sapere che questo stile eccentrico è ripreso anche da molte idol che cantano e ballano indossando questi outfits, tipo le Star Berry di Berry Dynamite; anche nei maid cafè dove gli abiti delle cameriere si ispirano proprio a questo stile tra crinoline e grembiuli in pizzo, come Misaki di Maid sama!
Il Lolita è così popolare ormai che appare anche sulle riviste Giapponesi da un bel po’ di anni, e sicuramente il magazine Kera è un punto di riferimento per tutti gli appassionati, ti consiglio di darci un’occhiata!
E in occidente? Grazie alla diffusione del cosplay, ora è possibile incontrare tante ragazze Lolita alle fiere del fumetto.
Tanti tipi di stile: mille sfaccettature del Lolita
La moda Lolita non ha delle regole rigide da seguire, anzi con il tempo si sono create tantissime categorie diverse fra loro. Quale preferisci?
- Gothic Lolita: unione del gotico e del Lolita. Predilige i colori scuri come il nero, il blu notte o il viola, visi truccati in modo molto pallido e accessori grotteschi come croci, bare e pipistrelli.
- Sweet Lolita: è sicuramente lo stile più kawaii, molto femminile e ricco di colori pastello. Ecco questo stile riprende appieno quello Rococò e sicuramente una Sweet Lolita non passa innoservata per le vie della città, con i suoi colori rosa, bianco o pesca, piena di fiocchi e i dettagli a forma di frutta e fiori.
- Classic Lolita: vuoi vestire Lolita senza esagerare? Esiste il Classic Lolita per questo! È uno stile molto più sobrio dei primi due, più naturale e maturo, dai colori meno eccentrici e più neutri.
- Punk Lolita: un mix tra in Punk londinese e il Lolita. Cravatte, catene, spille, borchie e anfibi, ma senza l’irrinunciabile gonna a campana.
- Stili secondari: la moda Lolita è davvero molto ricca, e questi che ti ho elencato sono solo le categorie principali, se poi vuoi riprendere gli abiti tradizionali giapponesi c’è il Wa Lolita, se invece preferisci quelli cinesi c’è il Qi Lolita, o se hai voglia di essere una bambola da film dell’orrore non puoi lasciarti sfuggire il Guro Lolita.
Lolita e shoujo manga si incontrano
Cerchi uno shoujo con qualche ragazza che si veste in modo così carino? Ti consiglio Berry Dynamite di Aya Nakahara, che racconta le divertenti avventure di due idol che vestono Sweet Lolita, oppure se vuoi un’avventura fantasy non puoi lasciarti sfuggire Momo di Mayu Sakai dove troviamo un Grande Demone formato bambina ricoperta di pizzi e fiocchi con i capelli rosa pieni di boccoli. Ma non dimentichiamoci della fredda e scorbutica Maria Kawai da Devil & Love Song di Miyoshi Tomori, che sotto il suo atteggiamento rude si nasconde una ragazza che ama le cose carine e femminili piene di fiocchi. Attenti anche ai ragazzi! Ad esempio nello shoujo Princess Princess di Mikiyo Tsuda, troveremo dei maschietti liceali obbligati a diventare delle belle fanciulle Lolita.
La moda Lolita molte volte viene ripresa nei shoujo manga soprattutto per dare un tocco originale e appariscente ad un personaggio secondario, come l’enigmatica Shirayuki di Sugar*Soldier. Una ragazza che si ispira alle dame dell’Età Vittoriana rimane decisamente impressa e non sempre questa scelta di stile viene vista di buon occhio, considerando alla fine il personaggio un po’ strano.
Cosa ne pensi di questa moda? Ti piace o la trovi eccentrica? Quale stile Lolita pensi ti si addica di più? Se sei un amante delle cose carine e femminili certamente ne rimarrai affascinato.
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