Okunoshima: l’isola dei conigli

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Forse non tutti sanno che, a breve distanza da Tadanoumi, nella prefettura di Hiroshima, esiste la piccola isola di Okunoshima (大久野島) di circa 700.00 metri quadrati. L’isola è detta anche Isola dei Conigli (usagi shima, usagi jima o rabbit island) ed è conosciuta dai giapponesi come kyukamura (un luogo in cui riposare o divertirsi). Situata all’interno del Parco Naturale Marino del Mare Interno di Seto, l’isola è infatti famosa per la vasta popolazione di conigli selvatici.

Okunoshima: l'isola dei conigli
Okunoshima: l’isola dei conigli

L’origine

In passato, precisamente dal 1929 al 1945, quest’isola è stata luogo di scontri militari. Pensate che l’isola fu persino cancellata dalle mappe per mantenerla segreta e rimase nascosta per ben 16 anni, sino alla fine della Seconda guerra mondiale!

I primi esemplari di conigli furono introdotti verso i primi anni trenta, quando l’isola fu scelta come laboratorio di ricerca e di produzione di armi chimiche.

I militari vi conducevano esperimenti coi gas tossici, usando i conigli come cavie innocenti. I pochi esemplari sopravvissuti ai test furono soppressi con la fine della guerra e l’arrivo dell’esercito americano.

Nel 1988, fu inaugurato il The Poison Gas Museum che documenta l’uso dei gas durante la guerra ed è visitato da 10.000 studenti ogni anno.

Okunoshima: l'isola dei conigli

Sull’origine degli animali che, ad oggi, abitano questa famosa isola, vi sono due ipotesi distinte:

  • da una parte si dice che essi non discendano dalle specie sulle quali venivano effettuati i vari test, ma da un gruppetto di otto conigli liberati nel 1971 da un gruppo di studenti che si trovavano sull’isola per una gita scolastica. La specie si sarebbe poi riprodotta grazie all’assenza di predatori naturali.
  • dall’altra, si afferma che i conigli presenti sull’isola siano gli stessi sui quali i ricercatori effettuavano i test e che essi siano stati liberati dopo la fine della guerra.

Come relazionarsi con i piccoli abitanti dell’isola

Questi animali vengono trattati con molta cura e dedizione. Si può acquistare cibo per queste creature e dare loro da mangiare, in quanto risultano abituate al contatto umano. Il luogo è protetto dai rapaci e il divieto d’accesso a cani e gatti permette alla specie di continuare a crescere e aumentare.

Certo, i coniglietti, essendo selvatici, non corrono incontro alle persone e non amano essere presi in braccio, ma sono inevitabilmente attratti dal cibo, come le carote (adatte per la loro dieta) e la verdura fresca di stagione.

Okunoshima: l'isola dei conigli

Il consiglio è quello di rimanere calmi e fermi, sedersi in zone erbose lontano dalla strada e tenere a portata di mano una carota o delle verdure tagliate a pezzettini. Vedrete che saranno i conigli stessi ad avvicinarsi a voi.

In inverno, però, l’isola è poco frequentata e la natura non offre molto cibo agli animali, il che non permette loro di essere molto longevi.

Questi teneri coniglietti, dei quali non si conosce esattamente il numero, ma che dovrebbero aggirarsi attorno ai 300 esemplari, sono ormai l’attrazione principale dell’isola, che attrae circa 100.000 visitatori annui.

Come arrivare

Per raggiungere Okunoshima è preferibile usare il treno. Si parte dalla stazione di Hiroshima e, con il Japan Rail Pass, i costi si riducono al solo tratto del traghetto con il quale si raggiunge l’isola in circa 10/15 minuti, a seconda se si arriva da Tadanoumi (sulla linea JR Kure) o da Omishima. I traghetti partono ogni 30 minuti circa dalle 07:45 alle 19:30.

Okunoshima: l'isola dei conigli

Sapevate dell’esistenza dell’isola? Vi piacerebbe visitare questo luogo?


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Fonte consultata: sognandoilgiappone, japan.travel, giapponepertutti, mybestplace (non più attivo)

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Okunoshima: l'isola dei conigli
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Okunoshima, detta Isola dei Conigli, è un piccolo luogo ricco di conigli selvatici.
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