Omosessualità: Il Giappone è Pro o contro?

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Con la diffusione delle discussioni a proposito dell’omosessualità e dei diritti degli omosessuali, vi siete mai chiesti come si comportano i Giapponesi nei confronti degli omosessuali ? Temi come questo sono trattati in Manga di genere Yaoi e Yuri, ma qual è la reale situazione degli Omosessuali in Giappone?

La religione contrasta l’omosessalità?

In Giappone l’omosessualità è documentata sin dai tempi antichi, questo perché non vi è una religione che la consideri peccato. Infatti, lo shintoismo non classifica i concetti come “peccati”, ma come “impurità” e “purezza”, che indicano principalmente il rispetto dei riti. Proprio per questo molti famosi militari, comandanti, monaci buddhisti e samurai erano noti per le loro relazioni omosessuali. Per questo è possibile dire che in Giappone non vi è mai stato un problema con l’omosessualità, sino a quando, nell’era Meiji, non è stato posto dall’Occidente.

Qual è l’atteggiamento degli omosessuali nella società?

A questo punto sarà facile per tutti pensare che gli Omosessuali sia figure molto attive nella società e che non abbiano timore di mostrarsi per
quello che sono. Ed è proprio qui che entra in gioco un altro aspetto dell’Omosessualità in Giappone.

L’omosessualità è ,si, vista con tolleranza e per questo non ci sono casi di bullismo, ma è comunque qualcosa che i giapponesi vedono come diverso. Proprio per questo gli omosessuali giapponesi tendono a nascondere. Questo è anche dovuto alla scarsa informazione che porta la gente a confondere gay e transgender ,inoltre, vi sono comunque pregiudizi nei confronti dell’omosessualità, anche dovuti all’immagine negativa diffusa dalla tv. Ad esempio, molti produttori televisivi mischiano varie categorie sessuali in una sola categoria, gli Onee ,principalmente uomini che indossano vestiti e che parlano ed hanno movenze femminili.

La parola da cui il termine deriva è onee-san che ha due trascrizioni in Kanji la prima (お姉さん) ha il significato di “sorella maggiore”, l’altra (お姐さん) è utilizzata, invece, per riferirsi a ragazze di circa vent’anni, e può essere tradotto con “ signorina”. Se alla parola si rimuove il suffisso -san e la si scrive in alfabeto Katakana diverrà (オネエ) onee, parola con la quale si indicano gli uomini gay che parlano in maniera effemminata senza però indossare abiti femminili.

Con il passare degli anni il significato è stato distorto e oggi alcune persone usano il termine per riferirsi a tutti i transgender e gli uomini gay indistintamente. La parola, però, è molto controversa, infatti è usata senza problemi negli show televisivi, ma nonostante ciò molte persone sono sconvolte se lo si usa per riferirsi a loro.

 Il distretto di Shinjuku ni-chome
Il distretto di Shinjuku ni-chome

Quindi, principalmente i Giapponesi conoscono gli omosessuali solo attraverso la tv e non per esperienze vissute, infatti, la maggior parte della popolazione Giapponese afferma di non aver mai conosciuto un omosessuale, questo perché questa minoranza tende a nascondersi a causa della paura dei pregiudizi.

Nonostante ciò, esiste un distretto di Shinjuku, T?ky?,chiamato Shinjuku ni-chome famoso per essere un luogo di incontro per gente omosessuale, in quanto in questo distretto vi sono numerosi gay bar e altri locali per l’intrattenimento della popolazione omosessuale.

L’omosessualità è un argomento che viene trattato anche nei Manga?

Come precedentemente accennato molti sono i Manga che trattano questo argomento dagli Josei, agli Yaoi per poi concludere con gli Yuri.

Un seme che bacia un uke
Un seme che bacia un uke

Ma vediamoli tutti nei dettagli, così da capirne meglio e differenze. Josei è un termine che indica il genere di manga destina alle donne. Infatti, nei manga josei, la narrazione è solitamente incentrata sulla vita quotidiana delle donne giapponesi alla scuola superiore e nella vita da adulte. Questo genere è una variazione di Shoujo che vede relazioni meno idealizzate e più esplicite.

Suo sottogenere è lo Yaoi, anche noto come Boy’s Love, genere che è ,appunto, focalizzato su relazioni fisico-romantiche omosessuali più o meno idealizzate, con protagonisti ragazzi e studenti poco più che adolescenti. Vi è ,inoltre, il Bara, un genere di Manga scritto da omosessuali e rivolto ad un pubblico omosessuale. Inoltre, và differenziato anche dallo shonen’ai, nel quale non si hanno veri e propri atti sessuali, al contrario degli Yaoi ,nei quali le vicende si basano principalmente su atti sessuali.

N.B. I seme sono principalmente coloro indica la persona dominante nella coppia omosessuale. Suo contrario sono gli Uke, che sono i passivi non solo durante gli atti sessuali, ma anche nella vita di coppia.

Suo corrispettivo femminile è lo Yuri o Girl’s in Love. Il genere yuri enfatizza sia la parte sessuale che quella romantica-emotiva delle relazioni tra donne, ma, nella cultura occidentale, quest’ultimo aspetto viene scisso e chiamato shojo-ai.

L’omosessualità femminile è accettata come quella maschile?

L’omosessualità femminile, al contrario di quella maschile è molto meno accettata, questo è dovuto al fatto che molte volte le donne sono soggette al controllo degli uomini che le considerano loro proprietà. Nonostante ciò, l’omosessualità femminile è più dichiarata rispetto a quella maschile e molti Giapponesi possono affermare di avere amiche lesbiche.

Gli omosessuali Giapponesi hanno i propri diritti?

 Due ragazze ad una manifestazione per i diritti dell'omosessualità femminile in Giappone
Due ragazze ad una manifestazione per i diritti dell’omosessualità femminile in Giappone

In Giappone esiste la DP, cioè la Domestic Partnership, un’unione civile che garantisce alle coppie omosessuali diritti come quelli legati all’eredità e alla delega sanitaria in caso di impossibilità da parte del partner di prendere decisioni autonomamente. Inoltre, a Marzo 2015 sono stati rilasciati dei certificati che riconoscono le unioni tra persone dello stesso sesso ma, in realtà, il certificato ha solo un valore simbolico, poiché la costituzione giapponese specifica che il matrimonio è possibile solo tra persone del sesso opposto.

Quindi, si i Giapponesi accettano gli omosessuali nella loro società, ma preferiscono vedere il fenomeno come qualcosa di esterno alla loro vita, come qualcosa che si vede solo in tv.

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con il comportamento dei Giapponesi nei confronti degli omosessuali? Voi cosa fareste al loro posto?


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