Your Name
Un giorno per Mitsuha e Taki inizia una vita in cui i due si svegliano talvolta l’una nel corpo dell’altro
Titolo originale: Kimi no na wa.
Titolo Kanji: 君の名は。
Titolo Italiano: Your Name
Categoria: Film
Genere: Drama, Fantasy, School Life, Romance
Anno: 2016
Stato: Concluso, 107 min
Tratto da: opera originale
Edito in Italia 🇮🇹 doppiato
Edito da Netflix
Rating: 💚 Adatto a tutti
Indice dei contenuti
Trama
La liceale Mitsuha Miyamizu vive con la nonna in un paesino vicino a un lago meraviglioso, chiamato Itamori, creato centinaia di anni prima dalla caduta di un meteorite. Quella di Mitsuha è una famiglia shintoista di lunghe tradizioni, che si tramanda di generazione in generazione antichi rituali e danze. Ogni anno, Mitsuha e la sorella producono il kuchikamizake, il sake da offrire agli dei, fatto di riso masticato.
Il villaggio sul lago è circondato da montagne e foreste e, per Mitsuha, è una sorta di prigione. Per questo, dopo la cerimonia, urla al cielo il suo più grande desiderio: diventare un ragazzo di Tokyo!
Incredibilmente, il desiderio viene esaudito e la ragazza si ritrova nel corpo di Taki Tachibana. Comincia così una serie di strani scambi, in cui i due si svegliano talvolta l’uno nel corpo dell’altra. Mitsuha e Taki cercano di comunicare tra loro, e, infine, di incontrarsi. Ma quando Taki arriva al villaggio di Mitsuha, lo aspetta una sconcertante scoperta…
Opinioni
⚠️ Attenzione a possibili spoiler
La prima volta che vedi questo anime ti innamori della grafica e della storia d’amore, ma non ne cogli tutte le sfaccettature.
Quindi consiglio di non leggere le note che seguono, per non rovinarvi il gusto di vederlo una prima, e poi una seconda, e poi anche una terza volta, per poter avere tutto il quadro completo!!! Innanzitutto per capire questo film, bisogna cercare di fare chiarezza, o meglio ordine, negli eventi raccontati. Quindi (dopo averlo visto più di 5 volte, e prendendo appunti!), per darvi una mano a capire meglio, ho cercato, qui di seguito, di mettervi in ordine cronologico la serie degli eventi che coinvolgono I due giovani:
- I primi attacchi delle comete: Pare che il lago Itomori sia stato creato dalla caduta di un meteorite.
- Morte della madre di Mitsuha (questa scena, però si vede quasi alla fine del film, quando Taki rientra nel corpo di Mitsuha, bevendo il sake). Dopo la morte della madre di Mitsuha e Yotsuha, il padre delle due si allontana dalla famiglia per dedicarsi alla politica. Da questo momento, la nonna prende in mano le redini della famiglia, crescendo così le due nipoti.
- Mitsuha esegue il rituale Kuchikamizake (praticamente siamo all’inizio del film) Mitsuha e Yotsuha masticano il riso per fare il kuchikamizake, che offrono durante la cerimonia in santuario. Nello stesso momento, Mitsuha esprime il desiderio di essere un bel ragazzo di Tokyo, per poter vivere libera da questo tipo di tradizioni.
- Switch Body Mitsuha si sveglia nel corpo di Taki, che vive tre anni nel futuro. Questo passaggio continua in giorni casuali per diverse settimane.
- Mitsuha trova Taki Mitsuha rintraccia Taki a Tokyo. Prima di essere spinta fuori dal treno, riesce a lanciargli il suo braccialetto di filo rosso. Vediamo questa scena quando Taki cerca Matsuha, e capisce che lei lo aveva cercato 3 anni prima. Vi ricordo che c’è un salto temporale di tre anni.
- La cometa colpisce ancora Un frammento di un’altra cometa di passaggio colpisce Itomori. Taki osserva da lontano, mentre Mitsuha viene uccisa.
- Body Switch di Taki Taki ora si sveglia casualmente nel corpo di Mitsuha in una sequenza temporale alternativa, tre anni prima di morire.
- Taki impara a conoscere Itomori Taki decide di andare a cercare Mitsuha. Viene a sapere che era di Itomori e che il paese è stato distrutto dalla cometa tre anni prima.
- Taki visita il santuario Taki visita il santuario che ricorda dal tempo trascorso nel corpo di Mitsuha. Beve il kuchikamizake. Quindi torna indietro nel tempo e si sveglia nel corpo di Mitsuha il giorno in cui la cometa sta per colpire Itomori.
- Taki cerca di salvare Mitsuha Taki chiede aiuto agli amici di Mitsuha per far uscire tutti da Itomori prima che la cometa colpisca il paese.
- Taki e Mitsuha si incontrano Al “tasogare-doki”, un momento della giornata in cui mondi diversi si confondono, Taki e Mitsuha tornano ai loro corpi e si incontrano al santuario. Taki restituisce a Mitsuha il suo braccialetto di filo rosso, interrompendo la loro connessione.
- Mitsuha salva Itomori Mitsuha torna a Itomori e salva quasi tutti.
- Taki e Mitsuha dimenticano Poiché Mitsuha non è mai morta, adesso lei e Taki esistono nel presente. Ma poiché Taki ha restituito a Mitsuha il suo filo rosso, si dimenticano l’una dell’altro.
- Passano gli anni Con il passare degli anni, sia Taki che Mitsuha non riescono a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa (o qualcuno) manchi alle loro vite.
- Taki e Mitsuha si trovano Taki e Mitsuha si incrociano sul treno. Sentono una sorta di energia tra loro e si rincorrono. Alla fine, si incontrano e ciascuno chiede il nome dell’altro.
Quel che subito balza all’occhio sia graficamente, sia a livello dei contenuti, sono i contrasti presenti in tutto il film. Primo tra tutti, il contrasto dei sessi dei due personaggi principali: da una parte una ragazza, dai modi gentili e premurosi, col desiderio di una vita fuori dalle righe e fuori dal paesino in cui vive, per staccarsi dalle tradizioni, dall’altra un ragazzo intraprendente di Tokyo, che lavora e ha una vita ricca e piena di amici. Quindi due stili di vita, del tutto opposti, e lontani anni luce dal potersi incrociare.
Un altro contrasto è quello rappresentato dagli ambienti, particolare tra campagna e città. Infatti vediamo due mondi a confronto: da un lato, una cittadina rurale, ai piedi di un lago, e tutto intorno una bellezza naturale da mozzare il fiato, un paesino legato alle tradizioni, dove ancora si fanno cerimonie, danze e rituali antichi; all’estremo opposto, invece, la frenetica modernità’ di Tokyo, con grattacieli, treni, locali pubblici e mondanità di ogni genere, tra colori e luci artificiali. Due paesaggi del tutto opposti, ma entrambi affascinanti. Dal punto di vista grafico, osserviamo una grande maestria nel rappresentare tutti e due gli ambienti, ben dettagliati, quasi una cartolina. Un aspetto veramente degno di nota!
La particolarità di questo film, e, se vogliamo, la sua bellezza, è proprio nel modo in cui questi due mondi opposti si intrecciano magicamente. Interessante anche il modo in cui i due ragazzi reagiscono allo scambio dei corpi: non ci sono scene comiche, come in certi film americani, ma anzi vediamo una certa maturità da parte dei due ragazzi, che cercano di fare del loro meglio nei panni l’una dell’altro.
Attraverso le loro interazioni con gli amici, notiamo che entrambi i protagonisti mantengono la propria personalità. Per esempio, quando Mitsuha è nel corpo di Taki, meraviglia gli amici per la sua dolcezza e le sue buone maniere, oppure arrossisce quando un amico la abbraccia. Questo lato “femminile”, peraltro, è quello che permette a Taki di conquistare la collega di cui è innamorato, scatenando le gelosie degli altri.
Dall’altra parte, quando Taki è nel corpo di Mitsuha, ha poco garbo e modi rudi, si siede accavallando le gambe come un muratore o taglia la legna con un macete! Gli amici iniziano a notare queste stranezze e i due iniziano così a lasciarsi appunti e note su quel che è successo nel corso dello scambio, per evitare di destare sospetti.
Il ruolo degli amici è essenziale anche per definire ulteriormente gli ambienti della città e della campagna, che vedono due vere e proprie squadre, che intervengono in aiuto dei protagonisti, sia quando Taki si mette in cerca di Mitsuha, che quando Mitsuha cerca di salvare il villaggio dalla catastrofe che incombe.
Gli elementi di contrasto vengono compensati da un elemento di forte connessione, rappresentato dal cordoncino rosso con cui Mitsuha si lega i capelli e che regala a Taki quando lo incontra in tram, prima che lui sappia della sua esistenza.
Possiamo intenderlo, volendo, come il filo rosso del destino della tradizione giapponese, che, secondo la leggenda, unisce le anime gemelle, anche se lontanissime e differenti, che, dopo aver sciolto i grovigli del fato, sono destinate sempre e comunque a incontrarsi. Il cordoncino rosso (in questo caso vero e tangibile e non invisibile e lunghissimo) lega in effetti Taki a Mitsuha, tanto che, quando Taki lo restituisce a Mitsuha nell’ultimo scambio di corpi, la loro connessione si perde, lasciando a entrambi la sensazione che manchi qualcosa nella loro vita. È un filo rosso che ci tiene col fiato sospeso fino all’ultimo secondo, quando finalmente le due anime gemelle si incontrano di nuovo. Non potevamo augurarci un finale migliore!
Anche le parole della nonna di Mitsuha costituiscono un elemento di connessione nei contrasti. Nella sua saggezza, nelle tradizioni, si trova infatti la chiave di tutta la storia e dei suoi misteri, come ben capisce Taki. La divinità locale Musubi sovrintende ai lavori di intreccio della famiglia di Mitsuha, tra i quali c’è anche il cordoncino rosso: le corde, spiega la nonna, rappresentano proprio il flusso del tempo, i fili si attorcigliano, si aggrovigliano, si dipanano e, infine, si ricollegano. È sempre la nonna a chiarire perché Taki beve il kuchikamizake preparato da Mitsuha nel Kakuryo, ovvero nel mondo nascosto: solo in questo modo, infatti, può entrare in contatto con Mitsuha, ormai morta.
In questo miscuglio di storia, tradizioni, eventi, tutto risulta perfettamente connesso, e diventa comprensibile anche il salto temporale di tre anni, che all’inizio è difficile da supporre.
Questo aspetto mi ha ricordato il film americano “La casa sul lago”, con Sandra Bullock e Keanu Reeves, in cui i protagonisti sono collegati da uno scambio di lettere, ma lui vive nel passato di lei. Anche qui, uno dei due è già morto e l’altro tenta di modificare il corso degli eventi. Ovviamente con un lieto fine.
La storia d’amore si intravede a metà film, quando i due giovani, per via degli scambi e delle note che si lasciano, iniziano a conoscersi e a innamorarsi, diventando indispensabili l’una all’altro. È qui che diventa centrale sapere il nome dell’altro (Il tuo nome, del titolo, appunto), per evitare di dimenticarsi l’uno dell’altra e per potersi ritrovare.
La narrazione di Your name è di sicuro coinvolgente. Analizzandolo poi nel dettaglio, si vede bene come la costruzione della trama sia solida fin nei dettagli e come la grafica sia perfettamente adeguata al racconto.
Quanto al messaggio del film, forse sta nella sensazione di incompletezza che pervade i due personaggi, alla continua ricerca di qualcosa che ignorano, ma di cui sentono la mancanza. Il finale risulta perciò azzeccatissimo, e il film ricco di emozioni e di colpi di scena!
Credits
Fonte consultata: Filo rosso del destino, Roger Ebert.com (sito in inglese), The New Yorker (sito in inglese), Sakura Megazine, Colossus (sito in inglese)
È il braccio destro di Haruka e su Shoujo Love si occupa un po’ di tutto. Amante dei dolci e del buon vino, nella vita reale è pasticcera e sommelier.
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