La villa dell’acqua

Autore: Miho Obana
Target: Shoujo
Genere: Horror, Mystery, Romance, Supernatural, Tragedy
Serie Collegate:
❤️ Kodomo no Omocha (Main Story)
Riconoscimenti: Nessuno
Adattamenti: Nessuno
Edito in Italia 🇮🇹
Rating: 💚 Adatto a tutti
Voto: 8
Trama
La villa dell’acqua
All’inizio della storia c’è un ragazzino che cade a terra in mezzo a un bosco, mentre è alla ricerca di qualcosa. Scopriamo con un flashback che è Hiroto Suzuhara, un ragazzino di 14 anni che dall’inizio delle medie cerca di non far esaltare le proprie qualità e di sembrare in tutti i modi possibili rude e grezzo, ad esempio portando occhiali fasulli, tenendosi i capelli lunghi o prendendo apposta voti bassi. Questo perché non vuole esser preso in giro, dopo esser stato tormentato durante le elementari dai compagni solo perché piaceva alle ragazze e aveva molte doti. Hiroto perse entrambi i genitori, e dato che nessuno dei suoi avari parenti volle prendersi cura di lui, decise che avrebbe badato da solo a sé…
A un mese dalla morte dei genitori, Hiroto va a scuola e viene picchiato da Okamura, un compagno innamorato di Tamami, una ragazza che Hiroto aveva appena respinto. Hiroto scappa a casa e decide di uccidersi ma ha troppa paura, così mentre cerca del cibo trova delle birre e se le scola, dopodiché scoppia a piangere. Più tardi si ricorda improvvisamente di una cosa, cioè che lui un tempo aveva un fratello maggiore, scomparso quando lui era molto piccolo, e decide di cercarlo per rivederlo. Si rivolge all’investigatore privato Genta Sakuma, a casa del quale rimane durante le indagini. Dal rapporto della polizia risulta che il fratello di Hiroto, Masato Suzuhara, era scomparso a 14 anni dopo esser partito con Mako Sonoda per passare le vacanze nella villa di campagna della loro coetanea Miwa Nakagawa.

Durante le indagini si scopre anche che Mako era la fidanzata di Masato, e Miwa la migliore amica di Mako, una sorta di triangolo quindi, e che non fu solo Hiroto a sparire ma anche le due amiche. La famiglia di Miwa possiede molte ville, ed erano state controllate tutte senza risultato. Genta e Hiroto si recano a casa dei genitori di Miwa: il padre non sa nulla, nemmeno la madre, mentre il nonno di Miwa rivela che la ragazzina era andata in una villa segreta, dove lui conduceva i suoi studi di botanica, e che di sicuro la sparizione di Miwa era stata una punizione per lui da parte degli spiriti delle piante, perché aveva creato “qualcosa di terribile”…
Pochi
Il racconto Pochi prende invece il nome da un cane che altro non è che… un ragazzo! Kano, soprannominata a scuola “la regina dello stress” per via dei suoi molteplici impegni e il suo essere sempre brava in tutto, incontra Pochi e la sua padrona una sera lungo il fiume. Pochi si rivelerà essere Tomo, il meno stressato della scuola…
Personaggi
Mako Sonoda

Mako era la ragazza di Masato, quando entrambi avevano 14 anni, ma morì durante un litigio con Masato e Miwa nella villa, e i due la gettarono nel lago legata ad una pietra in preda al panico. Mentre però se ne stavano per andare via, il fantasma di Mako li bloccò, costringendoli a rimanere lì nella villa, obbedendo ai suoi ordini e mangiando le erbe-droga, fino all’arrivo di Hiroto. Mako nel presente è un fantasma vestito con un kimono bianco, ha l’aspetto di una ragazzina di 14 anni ma lei crede di avere 20, cioè l’età che avrebbe se fosse ancora viva, e non è altro che l’incarnazione dell’odio della Mako morta. Con l’arrivo di Hiroto cambieranno molte cose, perchè Mako comincerà a ricordare molte cose del passato…
Hiroto Suzuhara

Hiroto, 14 anni, dalle elementari cerca di nascondere il più possibile le sue buone qualità, perchè all’epoca veniva tormentato spesso dai compagni dato che appunto aveva molte doti e piaceva alle ragazze. Così Hiroto diventa un ragazzino rozzo e brusco. Dopo aver perso i genitori, ed essere stato maltrattato ancora dal compagno Okamura, innamorato di Tamami, che ha appena confessato i suoi sentimenti proprio a Hiroto, decide di uccidersi, ma si ricorda che gli rimane ancora una persona: suo fratello maggiore, scomparso da 6 anni. Dopo alcune ricerche arriva alla villa, dove ritrova suo fratello e Miwa cresciuti, ma anche il fantasma di Mako…
Masato Suzuhara

È il fratello maggiore di Hiroto. Quando aveva 14 anni, Masato stava con Mako, e fu costretto a restare nella villa con Miwa dopo la morte della ragazza. All’arrivo di Hiroto non lo riconosce subito per via degli effetti delle piante, ma poi lo avverte più volte del sogno dell’acqua, e di scappare al più presto…ma le sue condizioni sono molto gravi, e i momenti di lucidità sono sempre più rari. Finchè un giorno mente a Mako dicendole che 6 anni prima lui e Miwa avevano davvero architettato la sua morte, facendosi odiare dal fantasma che lo strangola…
Miwa Nakagawa

Figlia del proprietario della villa, quando aveva anche lei 14 anni, era la migliore amica di Mako, ma si era innamorata di Masato. Fu costretta anche lei dal fantasma di Mako a rimanere lì e ad obbedirle. All’arrivo di Hiroto è sicuramente in condizioni migliori di Masato..ma anche lei ormai è diventata erbe-dipendente. Fino al giorno in cui si suicida, dopo aver rivelato a Hiroto dove si trova il diario del nonno con tutte le sue ricerche su quella piante maledette…
Nonno di Miwa

Fu proprio il nonno di Miwa a creare le piante maledette, mentre svolgeva le sue ricerche di botanica nella villa segreta, che oltre a lui conosceva anche Miwa. Dopo aver rivelato ciò che sa sulla villa e sulla scomparsa di Miwa a Hiroto e all’investigatore, si suicida impiccandosi al soffitto…
Opinioni
A cura di Nymeria
Storia: 7
Originalità: 8
Disegni: 8
Edizione Italiana: 7
Questo volume unico viene spesso avvicinato da molti con diffidenza, ma nella realtà è un volume godibilissimo anche da coloro che non hanno mai letto Il giocattolo dei bambini, oppure non l’hanno mai apprezzato, e a prescindere dalla relazione con l’opera principale della Obana è un volume a sé stante. La villa dell’acqua infatti prende solo lo spunto del film di Kodocha, per poi allontanarsene sia per temi che per atmosfere.
In questo racconto breve si nota un certo amore della Obana per il paranormale, che ritornerà in opere successive ma che manca in Kodocha, un clima di suspense e mistero perfettamente equilibrati che fanno de La villa dell’acqua un racconto dai ritmi serrati e dalle atmosfere oniriche. I protagonisti si muovono un un ambiente che sembra essere staccato dal mondo, una dimensione parallela dalla quale forse è impossibile fuggire. In particolare il finale lascia spiazzati, come nella migliore tradizione horror.
Non meno coinvolgente è la storia Pochi, dallo spunto molto originale e dallo svolgimento scorrevole pur non mancando i momenti di pathos. Con questa piccola storia breve la Obana conferma la sua peculiare dote di saper affrontare temi difficili e spinosi sempre in modo originale e sdrammatizzando, senza tuttavia sminuire ciò di cui sta parlando, mantenendo sempre un perfetto equilibrio in grado di soddisfare i lettori.
In conclusione un volume che mi sento di consigliare sia ai fan di Kodocha (che apprezzeranno particolarmente le gag alla fine della storia principale) sia a coloro che si avvicinano alla Obana per la prima volta e vogliono un volume unico diverso dagli altri, per temi affrontati e stile di svolgimento narrativo.
Edizione Giapponese
Titolo originale: Mizu no Yakata
Titolo Kanji: 水の館
Anno: 1999
Casa Editrice: Shueisha
Rivista di serializzazione: Ribon
Stato: Concluso, volume unico
Volumi Giapponesi
Edizione Italiana
1° Edizione
Titolo: La villa dell’acqua
Anno: 2003
Casa Editrice: Dynit
Collana: ND
Prezzo: 4,40 €
Caratteristiche Edizione: b/n; brossura con sovraccoperta
Formato: –
Stato: Concluso, volume unico
Volumi Italiani 1° Edizione
2° Edizione – Big Edition
Titolo: La villa dell’acqua
Anno: 2020
Casa Editrice: Dynit
Collana: ND
Prezzo: 12,90 €
Caratteristiche Edizione: pp. 176, b/n; brossura con sovraccoperta con alette
Formato: 15,0 x 21,0 cm
Stato: Concluso, volume unico
Volumi Italiani 2° Edizione – Big Edition
Credits
Co-Autore: Alla stesura dei testi di questo articolo ha collaborato Giu-chan.
Fonte consultata: Miho Obana, La villa dell’acqua, Dynit, 2020

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