Sakura Tsukuba
Nome e Cognome: Sakura Tsukuba
Data di nascita: 16 Febbraio
Segno Zodiacale: Acquario
Gruppo Sanguigno: 0
Sesso: Femmina
Località: Saitama, Giappone
Indice dei contenuti
Biografia
Sakura Tsukuba è nata il 16 febbraio a Saitama sotto il segno dell’acquario. Ha deciso di diventare una mangaka quando frequentava il liceo e, durante l’università, iniziò a distribuire furiosamente i suoi lavori per vederli pubblicati. Riuscì a debuttare nel 1994 con l’opera Hikari no Dodeki Haru no Hini che venne pubblicato nel 1994 sulla rivista LaLa DX. A quest’opera seguirono diverse storie brevi, tra cui Mori no Koe (1994), Hyakka Nimusho no Akuma (1996), Machigaeru Otoko (1997). Ma è nel 1999 che la Tsukuba crea il manga che le regalerà la notorietà anche al di fuori del Giappone: Mekakushi no Kuni.
La mangaka adora disegnare e delle volte inserisce nelle sue storie eventi che le sono capitati veramente (come nel caso di The Festival, una storia extra contenuta in Mekakushi no Kuni). Il migliore amico della mangaka è il suo grosso e adorabile cane Jin. La sensei non è capace di stare seduta nel modo tradizionale.
Stile
Lo stile grafico della Tsukuba è molto curato e dolce, le espressioni dei volti sono molto espressive, e le illustrazioni a colori sono un vero piacere per gli occhi. Per quanto riguarda lo stile narrativo, è altrettanto piacevole in quanto la mangaka riesce a stemperare in situazioni tipiche della commedia scolastica, elementi e riflessioni più profonde che danno un lieve tocco di serietà alle sue opere e che permette loro di distanziarsi dalla massa di commediole prevedibili e banali.
Opere
- Hikari no Dodeki Haru no Hini (1994)
- Mekakushi no Kuni (2000): la storia parla di una ragazza col potere di vedere il futuro e che incontra un ragazzo con un potere simile al suo che gli permette di vedere il passato .
- Yoroshiku Master (2005) : era costituto da un unico volume che venne pubblicato su LaLa DX, ma in seguito è diventato una serie in 3 volumi che raccontano la storia di una liceale che un giorno si imbatte in uno strano tipo che la costringe a essere Babbo Natale…
- Penguin Kakumei (2005): serie in 7 volumi che è stata pubblicata sulla rivista LaLa. La storia narra le avventure nel mondo dello spettacolo di Yukari, una ragazza in grado di vedere il talento di chi la circonda sotto forma di un paio di ali .
- Sora no Oto (2013): volume unico.
- Mayonaka no Kaju Tachi (2015): altro volume unico.
Parola all’autore
Sul sito giapponese della Hakusensha è apparsa un’intervista fatta all’autrice di cui vi riporto alcune domande (le più interessanti) che sono state tradotte dalla gentilissima Indiana.
D: Parliamo dell’ultima opera della signora Tsukuba, Penguin Kakumei. Qual è stato il motivo per cui è nato questo lavoro?
R: Ho sempre pensato di voler scrivere una cosa sul talento. Anche Mekakushi no kuni è un’opera originale, ma è più vicina ad un “sogno”. Ho pensato molto a quale argomento trattare ma, alla fine ho deciso di disegnare ciò a cui sono interessata. Mi piace, ma non so nulla del mondo dello spettacolo… come sempre ho perso la testa. Poi visto che è un genere leggermente diverso, ho pensato che volevo provare a scrivere qualcosa per uomini e donne. Ci sono state molte cose che ho voluto disegnare, visto che gli affari stavano andando bene, questo penso sia stato il più grande motivo.
D: Questa volta ha avuto a che fare con il mondo dello spettacolo, raccogliere informazioni sarà stato difficile vero?
R: Ho fatto fatica a raccogliere materiale. Perché il mondo dello spettacolo è un campo di cui sono pressoché all’oscuro. Ho scritto mentre ricevevo l’aiuto di persone che mi aiutavano con minuzia. Poiché avevo deciso di disegnare uno spettacolo di varietà, volevo vedere l’ambiente di uno studio di registrazione e ho partecipato più volte alla trasmissione “waratte ii to mo” aperta al pubblico. Ma è stato un disastro (ride). Alla fine senza materiali sufficienti ho disegnato grazie alla fantasia e alla memoria dei miei assistenti che andavano per annotare informazioni alla trasmissione. Per adesso visto che non posso prevedere cosa disegnerò, penso che continuerò a partecipare alla trasmissione (ride).

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