La sposa di Habaek
Autore: Yun Mi-kyung
Target: Shoujo
Genere: Drama, Fantasy, Historical, Romance, Supernatural
Serie Collegate: Nessuna
Riconoscimenti: Nessuno
Adattamenti: Nessuno
Edito in Italia 🇮🇹
Rating: 💛 Per un pubblico maturo
Voto: 9
Indice dei contenuti
Trama
Speranza, rimorso, preoccupazione, ansia.
Sono questi i sentimenti provati dagli abitanti di un villaggio che a causa della siccità che dura ormai da anni hanno deciso di offrire in sposa la più bella ragazza del villaggio al dio dell’acqua, Habaek. Questa giovane si chiama Soa. Il motivo di questo sacrificio è semplice: placare l’ira del Dio affinchè egli conceda loro la pioggia. Così Soa, in abito da sposa, viene condotta su una barca e abbandonata a sè stessa in balia della corrente, in attesa che venga condotta nel paese delle acque. Un luogo dove grandi rocce galleggiano, dalle quali sgorga acqua in abbondanza, pesci volanti a forma di mongolfiera fluttuano tra i cieli, enormi e sfarzosi palazzi che si perdono a vista d’occhio, rigogliosi fiori acquatici che crescono imponenti… a tutto questo Soah dovrà presto abituarsi. Ad accoglierla si presenta un servitore del Dio dell’acqua che la porterà al cospetto del suo signore, il dio Habaek.
L’incontro tra Soah e Habaek non è dei migliori visto che il dio si presenta con l’aspetto di un bambino, e solo in un secondo momento Soa capisce che suo marito non è altri che quel bambino. Durante la sua visita al palazzo, per conoscere e ambientarsi nella sua nuova “”casa””, Soa fa la conoscenza di altri abitanti del luogo: primo tra tutti è il generale HuYe, che Soa scambia per Habaek, Yohuie, la Dea minore delle piante e della natura, il Dio del fuoco Judong, la Dea minore Mura e successivamente farà la conoscenza del dottore e inventore Taeeuljinin e la Dea delle torture e delle punizioni, la madre di Habaek. Ma non saranno solo loro con i quali Soa avrà a che fare, la sua nuova vita è appena iniziata e non sarà facile per lei vivere alla corte del Dio dell’acqua e, soprattutto, di essere la sua sposa.
Personaggi
Soa
Sacrificata dal suo villaggio al Dio dell’acqua. Quando giunge nel paese delle acque rimane stupita nel venire a conoscenza che suo marito è un bambino. Ma Soa non è molto perspicace perché quando incontra Mui non riconosce che in realtà è Habaek. Nonostante questo inizia a provare molto affetto per il Dio ma è anche molto attratta da Mui, iniziando poi a sospettare che i due siano la stessa persona, ma ogni volta che sta per capirlo succede qualcosa che la mette in agitazione e le vengono mille dubbi.
Habaek/Mui
È il dio dell’acqua, però ha una particolarità: di giorno ha l’aspetto di un bambino mentre di notte si manifesta nella sua vera forma. Il dio dell’acqua nell’antichità veniva rappresentato sotto forma di drago, infatti Habaek quando è nella sua vera forma, cioè con il pieno dei suoi poteri ha un tatuaggio a forma di drago sul petto. Soa non ha riconosciuto Habaek nella sua vera forma e le ha fatto credere di essere il Cugino del Dio, Mui, grazie al fatto che non si assomigliano per niente. In apparenza può sembrare scorbutico e dai modi bruschi però è una persona gentile e mostrerà di tenerci sul serio a Soa, vacillerà solo quando comparirà la sua prima moglie, l’unica donna che abbia mai amato.
Huye
È il generale al servizio di Habaek e viene scambiato per lui da Soa la prima volta che lo incontrò. Da una frase detta da Habaek si presume che il generale una volta abbia tradito il Dio ma che lui lo abbia perdonato ma che non gli avrebbe concesso una seconda possibilità. Successivamente si viene a scoprire che lui era innamorato della prima moglie di Habaek, Nangbin e che abbia tramato contro di questi, inoltre Huye e Mura si disprezzano a vicenda a causa dei loro sentimenti simili nei confronti di Habaek e Nangbin. Però Huye farà un regalo di benvenuto a Soa, dopo diverso tempo che lei arrivò a palazzo, cioè un pettinino per capelli, che secondo le usanze è come chiedere la mano della persona a cui lo si regala.
Taeeuljinin
Dottore e inventore al servizio di Habaek. Anche se è arrivato a palazzo da poco tempo ha la totale fiducia di Habaek ed è in confidenza con la madre di quest’ultimo. È un personaggio ambiguo e misterioso, non si sa se vuole aiutare Habaek e Soa ad avvicinarsi o creare zizzania tra i due, infatti sembra si diverta a confondere spesso Soa dicendole che Mui è Habaek e al contempo non lo è, oppure che Habaek la considera la reincarnazione di Nangbin, infatti è lui a confidare alla ragazza della prima moglie del dio.
Mura
Vive a palazzo ed è una dea minore con un tatuaggio sull’occhio sinistro. Sembra avere molta confidenza con Habaek e anche all’inizio convince il Dio di avere pietà di Soa. Successivamente proverà gelosia nei suoi confronti quando si renderà conto che Habaek inizia a provare interesse per Soa. Mura in realtà ama da moltissimo tempo Habaek, fin da quando arrivo a palazzo in età molto giovane ma lo ha amato sempre in silenzio, sopportando anche di vederlo preferire Nangbin a lei. Nonostante la odia profondamente per essere diventata la moglie di Habaek non prova lo stesso sentimento per Soa anche se con lei si mostra sempre fredda e pungente perché sa, per ora, che è sua moglie in modo incompleto, al contrario di Nangbin.
Wangmo
La regina dell’ovest, la madre di Habaek, la dea della torture e punizioni però è anche la dea dell’amore e della bellezza oltre che la dea delle malattie. Sembra non vedere di buon occhio Soa infatti tenta di rispedirla nel mondo umano e quando riuscirà nel suo intento intende riconoscere l’unione tra Soa e Habaek solo nel caso in cui la ragazza, dopo aver perduto la memoria, riconosca Habaek e pronunci il suo nome.
Nangbin
È stata la prima moglie di Habaek e l’unica donna che il Dio abbia veramente amato. Morì giovane uccisa dal generale Huye, della quale era innamorato. In realtà Nangbin sposò Habaek per avvicinarlo a sé, avere la sua più completa fiducia e ucciderlo al momento opportuno, dietro tutto questo c’era anche il generale Huye. In realtà però Nangbin farà ancora la sua comparsa nel regno delle acque, provocando non pochi guai, specialmente a Soa… che sia la vera Nangbin tornata dal regno dei morti?
Opinioni
A cura di Umi
Storia: 9
Originalità: 9
Disegni: 9
Edizione Italiana: 8
Nei pressi dei nove fiumi, trascorro il mio tempo insieme a te.
Soffia la brezza e increspa le onde.
Saliamo sulla barca e non sappiamo come siamo uno sull’altro.
Saliamo su due draghi e seguiamo il Gyoryung fino al cielo.(Tratto dal “chosa”, raccolta cinese di poesie del periodo Han [206-20 a.C.])
Questa frase rende benissimo quello che caratterizza La Sposa di Habek, non a caso questa frase è tratta dal primo volume del Manhwa edito dalla Flashbook. Infatti Yun Mi-Kyung si è ispirata alla mitologia orientale per la realizzazione della sua opera, dove acqua, barche e draghi solo elementi costanti e sempre presenti nella storia. Ma molti altri sono gli elementi che ci posso ricondurre ai miti antichi, il primo tra tutti è indubbiamente il sacrificio di una vergine data al dio per placare la sua ira.
Fin dalla prime pagine ci si immerge fin da subito in un’atmosfera tesa e misteriosa sempre più appassionate che però lascia molti punti oscuri. Infatti l’intento dell’autrice è creare curiosità nel lettore, che rimane affascinato dallo stile elegante e pulito, dove non solo le tavole a colori ma anche quelle in bianco e nero sono ricche di particolari e curate anche nel più piccolo dei dettagli. Particolari che però non appesantiscono la tavola, anzi. L’autrice lascia molto spazio a paesaggi, fiori, palazzi, primi piani con scene ed espressioni cinematografiche. Sembra insomma che la manhwaga preferisca che a parlare sia il linguaggio del corpo (e non il dialogo), fatto di sinuosi ed eleganti movimenti, di espressioni del viso. Sono molte le scene dove i dialoghi sono ridotti al minimo o non sono per nulla presenti. Sembra quasi che l’autrice abbia puntato “”sulla bellezza estetica”” degli oggetti, paesaggi, flora e fauna ma soprattutto dei personaggi ai quali conferisce delle espressioni che possono apparire tanto belle quanto fredde, come se fossero delle bambole. In realtà il suo intento è quello di evidenziare il fatto che i personaggi non sono comuni esseri umani, a parte Soa, ma dei. Anche se questa apparente freddezza viene talvolta spezzata da delle scene “”deformed”” che potrebbero essere considerate sia come un aspetto positivo che negativo: positivo perché spezzano la “”solennità”” della scena, offrendo un siparietto comico per smorzare la tensione, negativo perché in un contesto simile una scenetta comica non ha niente a che vedere con la narrazione.
Il primo volume è una sorta di introduzione, dove ci si immedesima nella situazione di Soa; però non viene fornita nessuna spiegazione dettagliata se non qualcosa di vago utilizzando flashback o brevi scene di futuro ancora lontano, in modo da incuriosire il lettore che arriva a porgersi mille domande su cosa significhi quella determinata scena, per poi svelare il tutto man mano che si prosegue con i numeri. Per chi si avvicina ai manhwa per la prima volta, scegliere La sposa di Habaek è un ottimo inizio perché si viene subito catturati dalla trama particolare e dal disegno, così elegante e raffinato da sembrare quasi un artbook, ovviamente questa lettura è caldamente consigliata a chi vuole variare dai soliti generi che ultimamente arrivano in Italia. Quest’opera è adatta a chi cerca una trama inusuale, con personaggi particolari e ambientazioni singolari ma soprattutto, a chi cerca un manhwa realizzato con uno stile particolare. La Sposa di Habeak è una delle migliori scelte mai state fatte negli ultimi anni in Italia.
Edizione Coreana
Titolo originale: Habaek-eui Shinbu
Titolo Kanji: 하백의 신부
Anno: 2006 – 2014
Casa Editrice: Seoul Cultural
Rivista di serializzazione: Wink
Stato: Concluso, 24 volumi
Volumi Coreani
Edizione Italiana
Titolo: La sposa di Habaek
Anno: 2008 – 2015
Casa Editrice: Flashbook Edizioni
Collana: Girls Garden
Prezzo: 5,90 €
Caratteristiche Edizione: pp. 192; b/n; brossura con sovraccoperta
Formato: 12 x 18 cm
Stato: Concluso, 24 volumi
Volumi Italiani
Credits
Fonte consultata: Yun Mi-kyung, La sposa di Habaek, Flashbook Edizioni – Collana Girls Garden, 2008 – 2015
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